La Curva Sud spezza il silenzio durato due settimane sull’inchiesta che ha travolto i capi ultrà di Milan e Inter, con 19 arresti, diramando un comunicato ufficiale. Da un lato, il respingimento di ogni accusa su traffici illeciti e pressioni indebite per i biglietti, dall’altro un messaggio forte e chiaro: la Curva Sud va avanti così come è ora, con il suo nome, il suo striscione e la gestione “unitaria” del secondo blu, a differenza di quanto farà la Nord interista dove riemergeranno i vecchi gruppi con i loro vessilli.
“Non abbiamo mai gestito parcheggi, non abbiamo mai gestito baracchini, non abbiamo mai gestito bar, non abbiamo mai ricevuto e soprattutto preteso biglietti dalla società”. È un passaggio del lungo comunicato diffuso sui social dalla Sud, il primo dopo gli arresti di più di due settimane fa nell'inchiesta milanese sui presunti affari illeciti e violenze di ultras rossoneri e interisti. “Non abbiamo mai gestito cose al di fuori del mondo ultras, non abbiamo mai compiuto atti d'intimidazione o violenza per accaparrarci profitti derivanti da attività tangenziali all'ambiente stadio”, scrivono ancora gli ultrà. “Non abbiamo mai fatto i bagarini ma ci siamo semplicemente permessi in alcune circostanze - si legge ancora - di differenziare i prezzi tra chi c'è sempre stato e chi ha frequentato meno assiduamente, sempre nell'interesse dei primi e mai per tornaconto personale”.
Oltre a lamentare una “vergognosa campagna mediatica” contro gli ultrà della Sud arrestati, ai quali in sostanza si dicono vicini, gli esponenti della curva scrivono che si è "cercato di far passare l'idea che il patto di non belligeranza fra le curve sia stato utilizzato come mezzo per fare soldi, peccato - aggiungono - che sia un accordo storico siglato dopo il Mundialito del 1983 per evitare di avere una guerra continua in città”. Per gli ultras, dunque, la Sud deve rimanere una curva unita. La “risposta se oggi sia il caso o meno di continuare sotto il nome di Curva Sud Milano è più che mai un sì, una risposta forte e convinta di tutti i gruppi”.