"Tutelare le licenze dei tassisti" Letizia irrita gli alleati del Terzo polo Majorino: non si lasci tutto così

Calenda e il capolista di Azione: "La sua posizione non è la nostra". +Europa: si piega alla lobby. L’avversario del centrosinistra: "Confronto con la categoria ma con me la linea cambia"

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"Bisogna tutelare le licenze dei tassisti perché comprarne una è un investimento. Bisogna migliorare la viabilità e le corsie riservate, incentivare e favorire la doppie guide, permettere ai tassisti di dare le proprie licenze ai familiari". Questo post compare ieri mattina sui social di Letizia Moratti. S’intona con l’alzata di tiro che la candidata governatrice con la sua lista civica e il Terzo polo sembra aver scelto per le ultime due settimane di campagna verso le regionali del 12 e 13 febbraio: mercoledì ha twittato che il sindaco di Milano Beppe Sala "voterà per me", salvo essere smentita dall’interessato; venerdì ha promesso nidi e scuole dell’infanzia "gratuiti per tutti i bambini della Lombardia" "nei primi cento giorni di governo".

Ma ora prendere le parti dei tassisti non s’intona con gli alleati del Terzo polo, come s’è affrettato a precisare con un tweet il loro referente lombardo e capolista Niccolò Carretta ("La posizione di Azione sui taxi è da sempre molto chiara e in Lombardia non cambia: serve più concorrenza e servizi innovativi come in tutto il mondo. Ci sono città con una situazione scandalosa"), e ha ribadito il leader di Azione Carlo Calenda: "La posizione di Letizia Moratti sui taxi non è quella del Terzo polo". Nella frattura s’è infilato subito il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino, che punta a intercettare il voto disgiunto dei centristi ("È evidente che Moratti è totalmente fuori dalla partita") oltre a quello degli elettori di +Europa, i cui vertici nazionali gli hanno rifiutato il simbolo per l’alleanza coi 5 Stelle, ma il cui coordinatore milanese Paolo Costanzo ieri ha commentato: "Moratti si piega a una lobby che ostacola la concorrenza". Majorino ricorda che "a Milano e in Lombardia occorre più servizio la sera, nel week end, quando piove. Noi pensiamo prima di tutto al bisogno dei cittadini. Spiace che Moratti si schiacci sul no a ogni cambiamento, confermando la linea della Giunta Fontana-Moratti. Il sindaco Sala ci sta lavorando e serve una sinergia con la Regione. Non voglio farla facile, conosco le criticità che vive la categoria, con cui ritengo ovvio aprire un confronto", ma "lasciare le cose come sono non mi convince", chiarisce Majorino, e questa è "la linea che mi sento di garantire e sulla quale coinvolgeremo i rappresentanti del Terzo polo che la pensano diversamente da Moratti".

La linea di Palazzo Lombardia è determinante per le possibilità che ha il Comune di Milano di ragionare di un aumento delle licenze, che era stato tentato in epoca pre-Covid, e rilanciato lo scorso novembre con una mozione votata dalla maggioranza di centrosinistra, anche se nelle interlocuzioni tra l’assessorato alla Mobilità e i rappresentanti dei tassisti non se n’è parlato ancora. Il regolamento del bacino aeroportuale lombardo del servizio taxi prevede che un eventuale allargamento percentuale delle licenze sia "determinato con atto della Giunta regionale" sulla base di una serie di elementi, dalla popolazione alla "domanda inevasa", che vengono valutati da chi comanda in Regione.Giulia Bonezzi

Nicola Palma

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