Turisti rapinati fuori dal metrò. Schiaffi e spray al peperoncino. In manette marocchino di 17 anni

La famiglia a Milano dalle Mauritius è stata presa di mira alla fermata di Lotto venerdì sera. Il giorno dopo la polizia ha notato il ragazzo vestito come il giorno prima. Complice in fuga.

Turisti rapinati fuori dal metrò. Schiaffi e spray al peperoncino. In manette marocchino di 17 anni

La famiglia a Milano dalle Mauritius è stata presa di mira alla fermata di Lotto venerdì sera. Il giorno dopo la polizia ha notato il ragazzo vestito come il giorno prima. Complice in fuga.

di Marianna Vazzana

MILANO

Il colpo fuori dalla fermata del metrò di Lotto, venerdì sera. L’arresto il giorno dopo, perché uno dei due rapinatori era vestito esattamente come la sera prima ed è stato riconosciuto dai poliziotti che perlustravano la zona. Al Beccaria è finito un diciassettenne marocchino, senza fissa dimora e con precedenti per reati contro il patrimonio. Ricercato, il suo complice.

Insieme hanno aggredito una famiglia di turisti delle Mauritius, con botte e spray al peperoncino, per impossessersi di due catenine d’oro. Sono le 18 di venerdì quando la famiglia composta da madre, padre e due figli, viene puntata dalla coppia di giovanissimi banditi all’uscita della fermata. A far gola ai malviventi sono le collane d’oro al collo del padre, di 47 anni, e del figlio, sedicenne. I due gli si avventano contro: il padre viene preso a schiaffi mentre il figlio viene disorientato con un improvviso spruzzo di spray al peperoncino che gli causa un malore, tanto che poi, soccorso, verrà accompagnato in codice verde all’ospedale. Padre e figlio riportano pure abrasioni al collo nel punto in cui i gioielli sono stati loro strappati: i due malviventi, con mossa fulminea, riescono a portarglieli via in pochi secondi. Immediata la richiesta di aiuto. Sul posto interviene una Volante della polizia ma i due banditi sono già fuggiti.

Sabato alle 12, però, un ragazzo attira l’attenzione della polizia che sta perlustrando la zona di Baggio. Scende al capolinea del bus tra via Scanini e via Quarti ed è vestito esattamente come uno dei due rapinatori ricercati. Dalla sera precedente non si era ancora cambiato i vestiti.

Viene riconosciuto anche dalle vittime: vedendo il suo volto, comparato con altri, padre e figlio non hanno dubbi. E, dopo altri accertamenti, scatta il fermo per tentata rapina aggravata in concorso. Il diciassettenne è senza fissa dimora e con precedenti per reati contro il patrimonio. Per lui viene anche disposto il fermo anche per pericolo di fuga perché come emerso in seguito nei suoi confronti era stata emessa una nota di scomparsa dalla Spagna. La polizia è a caccia del suo complice.