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Tumore alla prostata: "La prevenzione è la più grande alleata degli uomini" / VIDEO

Lanciata una web sitcom per sensibilizzare: "Luoghi comuni, tabù, mancanza d`informazione mettono a repentaglio l'unica cosa che può salvarti veramente la vita: la prevenzione"

La presentazione di "Qui pro Quo" (Dire)

Milano, 15 novembre 2019 -  "Luoghi comuni, tabù, mancanza d`informazione mettono a repentaglio l`unica cosa che può salvarti veramente la vita: la prevenzione". È l`happy ending di Francesco, un over 50 protagonista di Qui Pro Quo, web sitcom in 5 puntate presentata oggi a Milano, che tratta l`imbarazzo degli uomini adulti nel prendersi cura in generale della propria salute e in particolare di quella urogenitale.  Eppure un semplice dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) e, in caso di valori alterati, una visita dall`urologo potrebbero contribuire a ridurre l`impatto del tumore della prostata che tuttora rappresenta la terza causa di morte per tumore nella popolazione maschile. Questo tumore colpisce ogni anno in Europa circa 500.000 persone ma, se diagnosticato precocemente, può essere trattato in maniera efficace con buone probabilità di guarigione. È fondamentale però superare la vergogna, non sottovalutare i fattori di rischio, come l`età e la familiarità, parlarne con la propria compagna e rivolgersi al medico per i controlli. 

 "La prevenzione per la salute della prostata è una grande alleata per gli uomini", raccomanda Pietro Presti, vice presidente Europa uomo Italia onlus, C'è "la prevenzione primaria, legata agli stili di vita, e la diagnosi secondaria che riguarda la diagnosi precoce. E il Psa è uno dei primi esami da effettuare dopo i quarant'anni. Abbiamo bisogno di maggiore consapevolezza e di comunicare correttamente alla popolazione maschile di questa grande opportunita'". La web sitcom, in cinque episodi, è il fulcro della campagna di sensibilizzazione "Qui Pro Quo Salute della prostata: stop agli equivoci, sì alla prevenzione", promossa da Europa Uomo Italia Onlus e ONDA - Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, con il patrocinio di Fondazione AIOM, SIU - Società Italiana di Urologia, SIUrO - Società Italiana di Urologia Oncologica, AIRO - Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica, AURO - Associazione Urologi Italiana, FFO - Fondazione per la Formazione Oncologica e il contributo incondizionato di Astellas.  Per parlare del tumore della prostata e sfatarne i falsi miti, la web sitcom diretta da Alessandro Bardani e Paola Pessot racconta le vicende di una coppia di mezza età in stile "Sandra e Raimondo": Francesco, interpretato da Francesco Paolantoni, ed Emanuela (Emanuela Rossi) sono una coppia di mezza età che vive gli alti e bassi di una relazione di lunga data. Il tema della prevenzione della salute maschile si inserisce nelle dinamiche di una coppia litigiosa, ma l`affetto che li unisce sarà la chiave per spingere lui a fare i passi giusti verso la prevenzione.

I sintomi non vanno mai sottovalutati: difficoltà a urinare, in particolare ad iniziare la minzione, stimolo frequente ad urinare specie di notte, difficoltà a mantenere un flusso costante (getto debole o intermittente), sensazione di non riuscire a svuotare del tutto la vescica, dolore quando si urina o durante l`eiaculazione, sangue nelle urine o nello sperma. Campanelli d`allarme che possono essere intercettati meglio grazie al supporto della partner.  "La donna riveste una funzione determinante nel promuovere la prevenzione di certi problemi di salute che possono colpire il partner, come il tumore della prostata - afferma Francesca Merzagora, Presidente di ONDA - . La donna è abituata a parlare in modo aperto e libero di problemi riguardanti la salute dell`apparato uro-genitale e con altrettanta libertà e delicatezza può avvicinare il compagno a queste tematiche suggerendogli ad esempio di confidare i propri timori e di recarsi insieme dal medico per un controllo alla prostata, magari facendo leva sul desiderio di invecchiare insieme e in salute e di rimanere anche sessualmente attivi". 

Il cancro della prostata è il più diagnosticato tra gli uomini over 50, con circa 37.000 nuovi casi nel 2019 (AIRTUM AIOM 2019). Si calcola che ogni italiano con più di 65 anni abbia circa il 3% di probabilità di morire a causa della malattia tumorale prostatica.  La prevenzione è fondamentale per intercettare il tumore della prostata in fase iniziale e garantire al paziente una buona probabilità di guarigione. Per questo serve consapevolezza e attenzione ad eventuali sintomi sospetti.  "Diagnosi precoce, sorveglianza attiva e molteplici approcci terapeutici altamente personalizzati sono le chiavi del successo - afferma Stefania Gori, Presidente Fondazione AIOM e Direttore di Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria, Negrar, Verona - la sorveglianza attiva, scelta che va sempre condivisa con il paziente, è una strategia di trattamento differito che si basa su uno stretto monitoraggio del PSA, la ripetizione periodica di biopsie prostatiche e della visita clinica al fine di rilevare tempestivamente l`eventuale progressione della malattia e avviare poi il paziente ad eventuale trattamento locale con intento `radicale`. In fase avanzata di malattia invece, si può ricorrere all`ormonoterapia, associata o meno alla chemioterapia e, in caso di metastasi ossee, a farmaci che inibiscano il riassorbimento osseo e il danno scheletrico (che provoca spesso dolore e/o fratture) oppure alla radioterapia o alla terapia radio-metabolica"  I