
Uno degli orologi di lusso confiscati
Milano, 11 febbraio 2021 - Truffa dei diamanti: imprenditore patteggia e diventa esecutiva la confisca di beni per 17 milioni. Ha patteggiato 4 anni 4 mesi, infatti, l'imprenditore Nicolò Maria Pesce, 45 anni, che era stato arrestato nell'ambito dell'indagine "Gold Fish" e a cui lo scorso giugno erano stati sequestrati beni per oltre 17milioni di euro. L'attività di indagine coordinata dalla pm di Milano Grazia Colacicco era nata da una costola dell'inchiesta "Crazy Diamonds", che aveva portato a scoprire una maxi-truffa, per centinaia di milioni di euro, ai danni di decine di migliaia di risparmiatori, da parte di società che promuovevano e vendevano diamanti a prezzi notevolmente superiori rispetto all'effettivo valore di mercato, assicurando agli investitori rendimenti irrealistici ed applicando esorbitanti provvigioni. Nella rete erano finiti anche molti vip, come Vasco Rossi, Federica Panicucci e Simona Tagli.
L'imprenditore secondo le accuse aveva poi riciclato e reinvestito le somme distratte, in fondi gestiti da una società d'investimento lussemburghese e finanziando numerose impresea lui riconducibili: da un ristorante a Forte dei Marmi a una cava di marmo, da una sartoria a un concessionario di autovetture, tutti a Carrara, e due società operanti nel recupero crediti e nell'intermediazione immobiliare, con sede in Milano.
I beni da oggi sono stati confiscati in modo definitivo: sono stati quindi assicurati allo Stato - con un provvedimento del gip Alessandra Clemente - quote societarie di aziende, tre immobili di cui uno di pregio nel pieno centro di Milano, orologi di lusso e due imbarcazioni, tra cui uno yacht di 30 metri.