
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, 61 anni, tra i fondatori di Fratelli d’Italia
MILANO – “Ci sono soldati da liberare, mi servirebbe un milione per pagare il riscatto”. La voce era quella del ministro della Difesa, Guido Crosetto, riprodotta perfettamente dall’intelligenza artificiale. E dall’altra parte della cornetta c’erano professionisti e imprenditori facoltosi che, vedendosi arrivare la telefonata da un numero potenzialmente del Ministero, non hanno dubitato. In un caso, sono stati addirittura chiesti soldi per liberare giornalisti rapiti in Medio Oriente, in Iran e Siria. E, pronto, è arrivato il trasferimento di denaro. In realtà l’operazione era pensata da uno o più truffatori professionisti che evidentemente conoscevano bene la rete di amici stretti del ministro, e sapevano come andare a colpo sicuro.
Per questo la Procura di Milano guidata da Marcello Viola ha aperto un fascicolo affidato al pm Giovanni Tarzia per truffa aggravata. Ma il primo ad intervenire è stato lo stesso ministro che sui social ha lanciato l’allarme, spiegando quello che stava succedendo. Crosetto in un post ha ricostruito la vicenda iniziata due giorni fa, quando il fondatore di Fratelli d’Italia riceve la telefonata di un amico, grande imprenditore, che “mi chiede perché la mia segreteria avesse chiamato la sua per avere il suo cellulare”.
“Gli dico che era assurdo, avendolo io, e che era impossibile – racconta Crosetto –. Verifico per sicurezza e mi confermano che nessuno lo ha cercato”. Un’ora dopo, un secondo caso. Il bersaglio è sempre un imprenditore “che vorrebbe mettersi in contatto con me. Autorizzo a dargli il mio cellulare”.
Il canovaccio è simile: “Mi racconta di essere stato chiamato da me e poi da un generale e di aver fatto un bonifico molto elevato ad un conto. Gli dico che si tratta di una truffa ed avviso i carabinieri che vanno a casa sua e raccolgono la denuncia”.
E ancora: un altro imprenditore “contattato da un sedicente funzionario del Ministero”. “Oggi – scrive Crosetto – è accaduto altre due volte. Di tutto sono informati magistratura e investigatori dell’Arma ma preferisco rendere pubblici i fatti perché nessuno corra il rischio di cadere nella trappola”.
Al momento agli atti c’è solo la denuncia dell’imprenditore contattato dal generale, che ha bonificato un milione di euro e che si sta cercando di intercettare e bloccare. In base alla prima ricostruzione i truffatori, che stanno ancora colpendo in queste ore in tutta Italia, si presentano millantando di essere persone dello staff o simulando di essere Crosetto in persona.
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