BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Truccazzano: siringa ai giardinetti, allarme spaccio in paese. Patto Comune-carabinieri

Il sindaco De Gregorio: "Le segnalazioni sono molte e le risorse scarse, chiediamo alle forze dell’ordine un maggior presidio del territorio"

Franco De Gregorio, sindaco di Truccazzano

Franco De Gregorio, sindaco di Truccazzano

Truccazzano (Milano) – Una siringa intonsa – ma con un fazzoletto sporco di sangue accanto che ha spaventato le mamme al parco di Albignano – e spaccio ai cimiteri, il sindaco chiede più pattuglie ai carabinieri. Vertici dell’Arma provinciale in visita a Truccazzano, per Franco De Gregorio l’occasione "di condividere un piano sicurezza".

"L’episodio nei giardini della frazione ha turbato le famiglie e non potrebbe essere altrimenti – aggiunge il primo cittadino –: abbiamo ricevuto diverse segnalazioni. Sappiamo che le risorse sono poche e invece le richieste tante, ma il nodo droga va affrontato. In un territorio come il nostro non è semplice: dopo Peschiera Borromeo, siamo il secondo Comune più grande della provincia con 20 chilometri quadrati di estensione per poco più di 5mila abitanti, ma spalmati su cinque comunità, una staccata dall’altra. Presidiare non è facile, né per noi, né per le forze dell’ordine". Qui, c’è la geografia ideale per i pusher "in azione all’ora di pranzo in alcuni punti strategici a partire dai due cavalcavia della Brebemi, uno verso Cassano e l’altro per Trecella. Il copione è sempre lo stesso: il cliente passa, sbuca un uomo, si scambiano merce e soldi, e si dileguano sfruttando le grandi vie di percorrenza".

Agostino Scala, comandante del gruppo carabinieri Milano, e il capitano Francesco Berloni, a capo della compagnia di Pioltello, hanno garantito l’attenzione necessaria. "Noi facciamo la nostra parte, ma per noi piccoli centri non è semplice – spiega De Gregorio –. Sulle scuole abbiamo investito 1,3 milioni e molti soldi sono stati spesi per allarmi e nuovi infissi, tutti mezzi che hanno la finalità di tutelare le strutture da raid e ladri. Anche questi sono strumenti contro la piccola delinquenza di tutti i giorni con la quale anche noi dobbiamo fare i conti. Abbiamo cinque plessi da proteggere, due elementari, una media e due scuole dell’infanzia, quattro cimiteri, un lavoro complesso". Con gli ufficiali "un incontro molto positivo, come sempre all’insegna della collaborazione". L’input è "a un maggior presidio del territorio per scoraggiare spacciatori e acquirenti, magari programmando la presenza della gazzella", ma anche quello "di verifiche a cadenza regolare per valutare le necessità passo dopo passo".