ROBERTA RAMPINI
Cronaca

"Troppo alto il canone concordato". Il Sicet rhodense boccia l’accordo e chiede ai Comuni di non applicarlo

"Aumenti del 20%, si arriva a cifre da libero mercato. Si destinino alle famiglie i mancati introiti Imu"

"Troppo alto il canone concordato". Il Sicet rhodense boccia l’accordo e chiede ai Comuni di non applicarlo

"Troppo alto il canone concordato". Il Sicet rhodense boccia l’accordo e chiede ai Comuni di non applicarlo

"È un accordo contro gli interessi degli inquilini, degli studenti e dei lavoratori dell’ambito rhodense". Dopo la fumata nera a Milano, il Sicet non firma l’accordo locale del canone concordato dell’ambito rhodense. L’intesa depositata lo scorso 16 maggio da Assoedilizia, Uppi, Asppi, Appc, Confappi, insieme a Sunia e Conia, dopo oltre un anno di trattativa con i Comuni dell’ambito del Rhodense, secondo il Sicet non tiene conto delle osservazioni critiche fatte e prevede un aumento del valore al metro quadro per la locazione a canone concordato di circa il 20%. Per esempio nella città di Rho passerà da 84 a 100 euro al metro quadro annui. "Fin dall’inizio della trattativa avevamo espresso forte contrarietà a un aumento incondizionato dei valori del canone concordato dalle proprietà, che nei fatti viene parificato al canone a livelli uguali e superiori a quelli utilizzati nel libero mercato – dichiara Giacomo Manfredi (nella foto), responsabile della zona Rhodense per Sicet Milano –. Stupisce la scelta di alcuni sindacati degli inquilini di accettare un accordo utile agli interessi della proprietà immobiliare e che avalla nei fatti il continuo aumento degli affitti, quando invece sarebbe necessaria una grande mobilitazione per imporne una riduzione soprattutto nell’area metropolitana".

Anche i Comuni avevano contestato i valori troppo alti proposti dai firmatari dell’accordo ma le osservazioni non sono state prese in considerazione. Il Sicet oltre a non firmare l’accordo chiede ai Comuni l’abolizione delle agevolazioni fiscali per chi utilizzerà il nuovo accordo. "È bene ricordare che con le agevolazioni Imu sui canoni concordati sottoscritti con i valori dell’Accordo 2016, i Comuni hanno rinunciato nel 2023 a entrate pari a oltre 450mila euro e il Comune di Rho è quello che ha concesso maggiori agevolazioni – scrive il Sicet –. Chiediamo che queste risorse siano messe a disposizione per quelle famiglie e quei proprietari che decideranno di mantenere un costo del canone di locazione al di sotto dei valori di mercato e soprattutto sostenibili per i nuclei familiari che accedono all’affitto".