L’inviato di Zelensky a Milano: "Qui la Norimberga russa, Tribunale sui crimini di Putin"

Il parlamentare ucraino: accelerare sulla “nuova Norimberga“, il capoluogo lombardo sarebbe una buona sede "Abbiamo bisogno della comunità internazionale: l’invasione russa non deve rimanere impunita"

Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina

È arrivato a Milano da Kiev con il ruolo di parlamentare incaricato dal presidente ucraino Zelensky per seguire la complessa partita legata all’apertura di un Tribunale speciale internazionale, una nuova Norimberga, per punire i crimini di guerra e perseguire i vertici russi. La missione in Italia di Andriy Zadorozhny, avvocato e attivista per i diritti umani eletto con il partito di maggioranza Servitore del Popolo, è iniziata ieri con un incontro informale con rappresentanti dell’Ordine degli avvocati di Milano, tra cui Massimo Audisio, coordinatore della commissione Diritti umani. "Ci stiamo muovendo per sensibilizzare a livello internazionale – spiega Zadorozhny – sull’importanza di creare in tempi rapidi un Tribunale speciale, affinché il mondo possa giudicare non solo i crimini di guerra commessi dai militari russi ma anche le responsabilità dei loro leader nell’aggressione subita dal nostro Paese. La città di Milano, per la sua importanza e anche per la sua posizione al centro dell’Europa, potrebbe essere una buona sede per ospitare questo organismo. È necessario agire in tempi rapidi – prosegue – e il nostro presidente Zelensky sta dialogando con i capi di Stato anche su questa partita".

La visita del parlamentare, accompagnato dall’avvocato milanese Piero Porciani, fa parte di questo tentativo di costruire una rete fra diversi Paesi e fare pressione sulla comunità internazionale per accelerare i tempi. "In Ucraina la situazione è difficile ma stabile – aggiunge Zadorozhny – ogni giorno le nostre città vengono bombardate e si registrano vittime civili, le infrastrutture sono distrutte e i paesi rimangono senza acqua. Stiamo combattendo con tutte le nostre forze per cacciare gli invasori e vinceremo la guerra. Abbiamo bisogno, però, dell’aiuto della comunità internazionale anche per condannare i crimini di Putin". Il primo passo verso una “nuova Norimberga“, un Tribunale speciale che arrivi dove la Corte Penale Internazionale non può intervenire, è stato compiuto dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen con un duplice obiettivo: da un lato rendere i vertici russi perseguibili, dall’altro confiscare gli asset congelati di Mosca come forma di risarcimento delle devastazioni portate alle città ucraine. L’inizio di un percorso difficile, dal punto di vista giuridico e politico. Sull’istituzione di un Tribunale speciale l’obiettivo dell’Ue è avere il sostegno dell’Assemblea Generale dell’Onu dove nei giorni scorsi, tra l’altro, è circolata una bozza di risoluzione. La partita è ancora tutta da giocare e, nel risiko giuridico, si inserisce anche la missione milanese di Kiev.

 

 

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