Milano, controsoffitti a 'rischio' in Tribunale: indaga l’Arpa

L’Azienda regionale sospetta la presenza di materiali "potenzialmente pericolosi"

Il tribunale di Milano

Il tribunale di Milano

Milano, 18 maggio 2020 -  La “maledizione“ del Palazzo di Giustizia sembra non avere fine. Dopo l’incendio che ha devastato parte del settimo piano e un successivo allagamento per un tubo scoppiato, ora scatta l’allarme controsoffitti. 

Una lettera del presidente del tribunale Roberto Bichi a magistrati e dipendenti parla di "possibile presenza di componenti di sospetta natura, rinvenuti all’interno di alcune particolari controsoffittature -a doghe- di locali dei piani 5,6,7 del lato San Barnaba". Tradotto, vuol dire che potrebbero esserci materiali pericolosi, forse cancerogeni.  Nel dubbio, da stamani a mercoledì l’Arpa Lombardia effettuerà tutte le necessarie rilevazioni sui controsoffitti e, se risultassero effettivamente a rischio, nei giorni successivi seguirebbe la "messa in sicurezza" delle doghe "con incapsulamento e resina adeguata".

Nel frattempo, ad ogni buon conto, Bichi ha disposto il divieto per magistrati e personale amministrativo di recarsi al settimo piano se non con la mascherina più protettiva in assoluto, la Ffp3, ma anche l’obbligo, per chi si sposti sia al sesto che al quinto piano nelle parti interessate, di indosssare non la semplice “chirurgica“ ma una mascherina Ffp2.

Sembra proprio non voler finire, insomma, il periodo nero della cittadella giudiziaria. Prima magistrati e addetti ai lavori che si sono contagiati (un carabiniere e una funzionaria amministrativa hanno perso la vita) con scia di polemiche per la scarsa sicurezza del Tribunale. Poi l’incendio scaturito al settimo piano da un cortoircuito che ha distrutto una cancelleria e un archivio dei giudici, rendendo impraticabile buona parte del piano. Poi anche l’esplosione di un tubo dell’aria condizionata con l’acqua che ha allagato, filtrando, anche diverse stanze al sesto e quinto piano. Unica buona notizia: al settimo piano, dopo l’incendio l’Arpa non ha rilevato presenza di sostanze tossiche come la diossina.

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