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Pellegrini in allarme: "Treni per Lourdes ai pendolari lombardi? Siamo preoccupati"

La notizia circolata nei giorni scorsi è stata anche successivamente smentita, ma il Cnpi non si sente rassicurata: "Non sopprimete il servizio"

I treni dell'Unitalsi di ritorno da Lourdes (Ansa)

Milano, 4 ottobre 2018 - E' allarme per i pellegrini lombardi che desiderano recarsi a Lourdes. Il Cnpi (Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi Italiani) mostra preoccupazione riguardo una possibile soppressione del servizio di treni speciali per la località francesce per destinare quei convogli al potenziamento della rete dei pendolari della Lombardia. La notizia circolata nei giorni scorsi è stata anche successivamente smentita, ma il Cnpi non si sente rassicurata: esprime "viva preoccupazione" e rivendicano una maggiore attenzione alle condizioni complessive dei pellegrini in viaggio per Lourdes. E criticano fortemente i comportamenti delle ferrovie francesi, accusate di considerare i treni dei pellegrini "meno dei carri merci".

"Queste notizie ci hanno allarmato e una volta di più intendiamo denunciare la situazione gravissima che da anni tutte le Associazioni che organizzano Pellegrinaggi a Lourdes stanno subendo e devono vivere - si legge in una nota del Coordinametno - O meglio devono vivere i più deboli, i malati. Tempi di viaggio paurosi, anche 10 ore più del previsto, fermate per ore e ore in stazioni secondarie francesi o in piena campagna transalpina sotto il sole cocente. Aumenti costanti delle tariffe che sono oggi più che mai insostenibili. A creare ulteriori problemi in questa stagione 2018 gli scioperi continui dei Ferrovieri francesi con treni bloccati alla frontiera e rispediti indietro senza alcun rispetto delle persone che viaggiavano". "Tutto questo, ripetiamo, sulla pelle dei più deboli, i malati - prosegue la nota - Persone sofferenti, spesso allettate, che escono una volta all'anno dai loro Istituti e case e che sono costrette a vivere un autentico calvario. Persone che desiderano per un anno intero di poter partecipare come protagonisti ad un pellegrinaggio a Lourdes, e che vengono considerati meno di oggetti o cose inanimate da trasportare. Denunciamo come questi treni vengano considerati dalle ferrovie francesi meno dei carri merci. Sono situazioni intollerabili". 

Pur a fronte di un deciso calo del numero dei treni speciali programmati per la via ferrata è ancora l'unico mezzo possibile per accompagnare alcuni malati, con situazioni di malattia grave, come disabilità fisiche, SLA, respirazione artificiale. "Ci meravigliamo come in questi anni le Ferrovie francesi abbiano compiuto e compiano una continua azione di scoraggiamento di questi viaggi. Prima erano lavori di ammodernamento della rete. Oggi le spiegazioni non vengano neanche più fornite - si legge ancora nella nota - Comprendiamo che per Ferrovie Italiane il calo del numero di prenotazioni di treni Charter possa far balenare l'ipotesi di un taglio di questo servizio. Ma come commissione Trasporti e commissione Ammalati del Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi Italiani ribadiamo che il ritorno almeno a tempi di percorrenza umani, come lo erano sino agli inizi degli anni duemila, porterebbe a una decisa ripresa dell'uso del servizio da parte di varie organizzazioni presenti e rappresentate dal Cnpi. Chiediamo con il cuore alle Autorità Politiche e Istituzionali di questo Paese di intervenire perché questo servizio non venga soppresso, perché la libera circolazione delle persone, sane o ammalate che siano, autentico pilastro della nostra Unione Europea, venga realmente rispettato e fatto rispettare a favore dei più deboli".