
di Nicola Palma
Una fuga rocambolesca tra i palazzi. Con incursione-lampo nel perimetro del commissariato Sempione, con tanto di atterraggio sul cofano di un’auto civetta della polizia. Alla fine, i tre ladri acrobati, tutti con precedenti, sono stati arrestati con le accuse di furto aggravato in abitazione, danneggiamento aggravato (della macchina delle forze dell’ordine) e "ingresso arbitrario in luoghi dove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato": in manette sono finiti il ventenne Kevin Radosavljevic (residente al campo nomadi di Monte Bisbino), il venticinquenne Remj Jovanovic e il ventunenne RiKy Nikolovski. Tutto inizia alle 22.28 di martedì, quando un residente di piazza Firenze chiama il 112 per riferire alla centrale operativa di via Moscova di aver visto due persone che camminavano sul ponteggio di uno stabile in viale Teodorico. I primi ad arrivare sul posto sono i militari della stazione Sempione, che si accorgono subito che i ladri stanno scendendo di corsa lungo le impalcature edili per sparire nel nulla.
In pochi minuti lo stabile è circondato da altri equipaggi del Radiomobile e della pattuglia mobile di zona della Compagnia Duomo. I tre in fuga si calano dal muro di cinta del commissariato Sempione e poi scavalcano nuovamente, usando come "scala" il cofano e il tetto di un’auto civetta, per raggiungere prima il giardino della Saint Louis School di via Colonna 24 e poi il cantiere di via Petitti. Fine della corsa: i tre vengono bloccati e ammanettati. A quel punto, i carabinieri entrano nello stabile di viale Teodorico per capire quale sia l’appartamento "visitato" dai tre nomadi e scoprono che si tratta di un attico su tre piani: i due proprietari, entrambi in casa al quarto piano, dicono di non essersi accorti di nulla e di aver scoperto solo in un secondo momento che i ladri avevano disattivato il sistema d’allarme ed erano entrati dalla finestra della terrazza, rubando poi gioielli e orologi dalla camera da letto del quinto piano. I militari sono riusciti a recuperare la refurtiva, in parte addosso ai ladri (al momento dell’arresto, Nikolovski aveva al collo una catenina in oro giallo con ciondolo a forma di quadrifoglio) in parte nel giardino della scuola (un collana di perle con brillantini, un bracciale di perle con zirconi e un braccialetto da donna in argento). I tre, d’intesa con il pm di turno Maurizio Ascione, sono stati arrestati, in vista della direttissima di ieri mattina.