"Le organizzazioni sindacali chiedono urgenti spiegazioni a proposito del grave episodio e, ancora una volta, seri provvedimenti di tutela nei confronti del personale di polizia penitenziaria". Si chiude così la lettera che venerdì i delegati di Cgil, Cisl, Osapp e Sappe hanno inviato al direttore del carcere di Bollate Giorgio Leggieri e tra gli altri al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove e al capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo per segnalare quanto avvenuto giovedì all’interno della casa di reclusione: un raid che ha coinvolto un assistente capo, un sovrintendente capo e un ispettore.
"L’autore dell’aggressione – hanno messo nero su bianco i rappresentanti sindacali – ci viene descritto come un soggetto di difficilissima gestione, autore già il giorno prima, parrebbe, di minacce di morte nei confronti di un appartenente al Corpo. È stata sottovalutata la problematica?". E ancora: "Ci risulterebbero casi analoghi in cui detenuti hanno minacciato di morte appartenenti al Corpo e, al netto dei procedimenti disciplinari, non sono stati adottati ulteriori provvedimenti (esempio minimo il cambio reparto o la richiesta di allontanamento dall’istituto)". Da qui la richiesta di interventi immediati. Sul caso è intervenuto anche il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, che ha preannunciato la presentazione di "un’interrogazione parlamentare al ministro Nordio affinché si interessi e provi a risolvere questa delicata situazione che i baschi azzurri, da anni, continuano a subire".