MASSIMILIANO MINGOIA; NICOLA PALMA
Cronaca

Trattativa sui ghisa. Sala tira dritto sulle notti: "Facciano la loro parte". Sindacati all’attacco

Nei prossimi giorni sarà presentato il piano Sicurezza con Gabrielli. I vigili: noi da sempre in prima linea h24 e trattati a pesci in faccia.

Trattativa sui ghisa. Sala tira dritto sulle notti: "Facciano la loro parte". Sindacati all’attacco
Trattativa sui ghisa. Sala tira dritto sulle notti: "Facciano la loro parte". Sindacati all’attacco

di Massimiliano Mingoia e Nicola Palma

MILANO

Piano Sicurezza del Comune, qualcosa inizia a muoversi. Il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato che oggi riunirà il Comitato strategico per la Sicurezza composto dallo stesso primo cittadino, dal suo delegato sul tema, l’ex capo della Polizia Franco Gabrielli, e dagli assessori Marco Granelli (Sicurezza) e Lamberto Bertolè (Welfare) per "fare il punto della situazione". Il numero uno di Palazzo Marino ha assicurato che il Piano sarà presentato "a breve" e ha sottolineato che il Comune tirerà dritto sulla riforma dei turni della Polizia locale, in modo da mettere in strada più pattuglie nei turni serali e notturni nei punti più critici della città.

"Il problema è che in questo momento abbiamo una trattativa sindacale in corso – ha spiegato ieri Sala –. Per essere chiaro con i milanesi, va ricordato che in funzione di accordi sindacali del passato, i vigili urbani dopo un certo numero di anni di servizio stanno in ufficio e i turni serali sono abbastanza rari. Io capisco le esigenze di tutti, ma siccome tutti viviamo la città e in questo momento la città chiama più attenzione al tema della sicurezza, è chiaro che tutti dobbiamo fare la nostra parte, anche i vigili". Insomma, i milanesi "chiamano" sulla sicurezza e Sala si aspetta che i ghisa rispondano "presenti". Il nodo riguarda alcune clausole dell’accordo decentrato del 2002, che prevedono paletti fissi per l’uscita dai turni più gravosi: i vigili smettono di fare le notti quando la somma di età anagrafica e anzianità di servizio raggiunge quota 60 e di fare le sere a quota 70. L’amministrazione punta a scardinare in parte questo sistema, inserendo un criterio anagrafico (47 anni per le notti e 52 per le sere) per gli assunti post 2017. In un’informativa del 10 novembre, è arrivato un aut aut: intesa entro gennaio 2024 o cambio unilaterale da febbraio.

Un ultimatum che ha generato l’immediata reazione dei sindacati: il Sulpl ha proclamato sciopero per il 7 dicembre (con blocco degli straordinari dal 4 al 10), mentre confederali e Csa hanno dichiarato lo stato di agitazione. "La nostra parte? La facciamo eccome, in prima linea, ma loro ci hanno sempre trattati a pesci in faccia", il commento del segretario del Sulpl Daniele Vincini. "I ghisa hanno sempre fatto e continueranno a fare sacrifici per la cittadinanza, lavorando h24 e per 365 giorni l’anno – ha aggiunto il segretario provinciale del Csa Orfeo Mastantuono –. Detto questo, non si può chiedere ai sessantenni di fare le notti per le scelte scellerate dell’amministrazione".

Il sindaco è tornato anche sulle sue parole di mercoledì, quando su Instagram ha parlato di "una campagna politico-mediatica contro Milano" sul tema della sicurezza, ricordando che dal 1987 a oggi il numero di omicidi è calato notevolmente: "La sicurezza non ho mai detto che non sia un problema e non mi pare di non lavorarci. Ma non accetto le strumentalizzazioni che fanno comodo a tanti, in particolare ai nostri avversari politici. La sicurezza percepita? La sicurezza è un problema ed è un diritto dei cittadini. Nessuno discute su questo, altrimenti non sarei andato a prendere Franco Gabrielli come delegato del sindaco alla Sicurezza e alla Coesione sociale e lui non sarebbe venuto qui a Milano a lavorare". Sull’argomento è intervenuto anche il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini: "Purtroppo a Milano qualche problema c’è: se il sindaco dice che è colpa dei giornali e dei social perché i cittadini hanno una percezione sbagliata, questo non aiuta – ha affermato a Rtl 102.5 –. Se ognuno fa la sua parte di lavoro, arriviamo alla fine. Se qualcuno nega il problema della sicurezza, del terrorismo islamico, dell’immigrazione eccessiva, allora il problema è difficile da risolvere".

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