Trapianti, anno da record. Ma sul consenso alla donazione Milano perde posizioni

Scivola al ventiquattresimo posto nella classifica nazionale. "Bisogna fare di più, scelta salvavita". Parte la campagna nei Comuni: il "sì" al rinnovo della carta d’identità, però basta anche un foglio.

Trapianti, anno da record. Ma sul consenso alla donazione. Milano perde posizioni

Trapianti, anno da record. Ma sul consenso alla donazione. Milano perde posizioni

I trapianti d’organo segnano numeri da record, ma Milano perde posizioni nella classifica delle città con oltre 100mila abitanti basata sui numeri delle donazioni. Primeggia per il terzo anno consecutivo Trento, con una percentuale di consensi alla donazione del 78,1%. Seguono Verona e Sassari. In calo invece Milano: nel 2022 era sedicesima, mentre ora è scesa al ventiquattresimo posto. Calano anche Torino e Roma. Dati, diffusi nella Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che invitano a fare di più per sensibilizzare sull’assenso alla donazione in caso di decesso, che può essere dato anche al momento del rinnovo della carta d’identità. I numeri relativi all’anno scorso, a livello nazionale, sono da record: duemila donazioni e quattromila interventi effettuati nei vari ospedali. Ma non è ancora abbastanza: i pazienti in attesa di un trapianto sono oltre 8mila e troppi restano i no alla donazione. "Dichiara il tuo Sì in Comune" è dunque il messaggio al centro della campagna.

Un atto che è "una scelta di vita", ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci. In questo momento, ricordano ministero della Salute e Centro nazionale trapianti (Cnt), circa 6mila pazienti stanno aspettando un nuovo rene, poco meno di un migliaio un fegato, circa 700 un cuore, oltre 200 un polmone e altrettanti un pancreas. Nonostante lo scorso anno il numero delle donazioni di organi abbia superato per la prima volta quota 2mila, permettendo la realizzazione di quasi 4.500 trapianti (oltre il 15% in più del 2022), il numero degli organi che si rendono disponibili non è ancora sufficiente ad assicurare il trapianto a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. "La ricerca sta andando velocissima, lo abbiamo dimostrato anche in Italia con il grande sviluppo della donazione a cuore fermo, ma l’innovazione non basta", afferma il direttore del Cnt Giuseppe Feltrin. "La speranza di chi aspetta un organo resta legata alla scelta della donazione, eppure ancora oggi circa un terzo dei cittadini che registrano la loro volontà sceglie di negare il consenso al prelievo. Dietro queste remore c’è poca conoscenza del tema. Per questo è importante informarsi per prendere una decisione consapevole: donare gli organi è una scelta sicura, che non costa nulla a chi la compie ma che salva la vita".

Proprio per incentivare le donazioni, è ai nastri di partenza una grande campagna di sensibilizzazione: sarà attuata negli Uffici anagrafe ed è promossa dal ministero della Salute e dal Cnt. Entro aprile, verranno inviati a circa 900 uffici anagrafe dei 500 comuni più popolosi d’Italia dei nuovi allestimenti informativi (roll-up, manifesti e locandine) grazie ai quali i cittadini in attesa di rinnovare il documento d’identità potranno ricevere informazioni sulla donazione, in modo da compiere una scelta consapevole quando arriva il proprio turno allo sportello. L’iniziativa proseguirà anche nei mesi seguenti ed entro la fine dell’anno saranno 1.500 le sedi anagrafiche e oltre 1.100 i comuni raggiunti, con una copertura territoriale di quasi 40 milioni di cittadini residenti. Si può dichiarare il proprio consenso alla donazione anche iscrivendosi all’Aido, oppure presso gli appositi sportelli delle Asl, e infine anche solo scrivendo la propria volontà su un foglio di carta datato e firmato da portare con sé.

A.G.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro