ELENA
Cronaca

Tra voli pindarici, sintesi e flessibilità estrema i veri “maturi” danno sostanza al maxi orale

Elena

D’Incerti*

Entro pensando che per me è l’ennesimo esame di Stato, ma per loro, le ragazze e i ragazzi che ho conosciuto tre anni fa, è il primo appuntamento di peso che precede quelli della vita adulta.

Ore 8,30: si comincia puntuali. Entrano alla spicciolata con un amico, un fidanzato, qualcuno con la mamma o il papà pallidi dietro la mascherina.

Gli argomenti degli elaborati sono vari e stimolanti: in pochi minuti si passa dal processo sommario di Cristo a Borges, transitando dai Vangeli apocrifi. Dagli anelli magici delle favole antiche si vola a Tolkien; e, ancora, dalle metamorfosi del mito classico si approda alla zoonosi spiegata da David Quammen in “Spillover”, col Covid che entra di prepotenza anche in questo esame.

A volte il brainstorming è coerente e poggia su uno studio solido, a volte prende la forma del volo pindarico: del resto il tempo per dedicarsi all’esercizio dell’interdisciplinarità è stato tiranno. È però dal racconto delle esperienze di Pcto (“percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento“, ndr) e dall’educazione civica che i candidati sembrano interpellare noi adulti sul bisogno prepotente di connettere ciò che si studia col mondo reale: è quando si arriva a quel punto dell’esame che i ragazzi si rivelano quasi sempre capaci ma soprattutto desiderosi di legare i programmi delle diverse discipline alle loro giovani esperienze di teatro, di scrittura creativa, di archeologia militante, di sostenibilità, di giornalismo, di coaching, di impresa.

I veri ‘maturi’ escono non soltanto con la consapevolezza di avere parlato per un’ora, ma anche con la soddisfazione di avere dato sostanza al loro colloquio.

Il maxi orale del resto, a fronte del rischio di farli sembrare tuttologi un po’ superficiali (poco tempo e tantissimi argomenti), ha il pregio di richiedere doti di sintesi e di flessibilità. Che saranno, speriamo ovunque, le più premianti.

* Docente del liceo classico

Beccaria di Milano

e commissaria d’esame