SIMONA BALLATORE
Cronaca

Tra debutti e indirizzi stoppati. L’Elettronica non tira più si fanno largo arte e motori

Chiusi tre corsi silenti: da due anni non avevano più iscritti e faticavano a trovare prof-ingegneri. Il liceo Gastel punta anche sull’architettura e a Sesto San Giovanni si potenzia l’informatica.

Nascono gli indirizzi Arti figurative e Architettura sotto l’ala del liceo Gastel, la costola del Frisi di via Amoretti, a Quarto Oggiaro. Si chiude definitivamente il corso di pura Elettronica dell’istituto tecnico Galilei, che invece lancia a San Siro un corso interamente dedicato alla riparazione dei veicoli a motore. Ci sono i corsi che nascono e i corsi silenti - che per due anni non hanno avuto abbastanza iscritti - nel Piano dell’offerta formativa per l’anno scolastico 202425, che è stato approvato da Città Metropolitana e inoltrato ora alla Regione Lombardia.

L’Istituto Spinelli di Sesto San Giovanni potenzia l’offerta formativa nella sede di Cusano Milanino puntando sul liceo scientifico - opzione Scienze applicate e su Informatica, entrambi nella classifica dei corsi più gettonati (e con iscrizioni in esubero) negli anni passati.

Tra i percorsi di istruzione e formazione professionale debutta il percorso di Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza turistica – convegnistica ed eventi culturali all’Istituto Montale di Cinisello Balsamo; al Bachelet di Abbiategrasso è stata autorizzata l’articolazione Sistemi informativi, che completa il percorso didattico di Amministrazione Finanza e marketing.

Tre gli indirizzi chiusi: il corso professionale in Operatore elettrico nell’Ipia di Cernusco sul Naviglio (in accordo con la scuola), due articolazioni del sistema moda del tecnico Bernocchi di Legnano (Tessile, Abbigliamento e Moda e Calzature e Moda) e l’Elettronica del Galilei-Luxemburg. "Per diversi anni il corso non è stato attivato per mancanza di iscritti – spiega la preside Annamaria Borando –. Per questo l’abbiamo formalmente tolta dalle nostre proposte formative".

Come si spiega questo scarso interesse degli studenti sia di Milano che dell’hinterland per un settore così trainante? "In parte l’elettronica è stata assorbita molto in altri indirizzi, come il meccatronico o l’Informatica – continua la dirigente scolastica –. Ma credo che abbia inciso anche un fatto: si fa fatica a trovare ingegneri elettronici che scelgano di fare i professori. Gli istituti che hanno questo corso hanno bisogno di costruirlo con personale stabile, che investe nella scuola ed è presente, altrimenti non decolla. Abbiamo sofferto anche di questa mancanza. Gli ingegneri elettronici d’altronde sono richiestissimi sul mercato, con altri stipendi rispetto a quelli degli insegnanti". Il Galilei ha deciso di investire di più nella Meccanica, completando il ventaglio: "Molti ragazzi di terza media puntano a diventare meccanici di auto, di moto e più in generale di motori – conferma Borando –: apriamo un corso più specifico anche perché abbiamo docenti con le competenze giuste". Mentre resta il cuore storico del Galilei: "Siamo nati con il corso d’ottica, abbiamo tutta la filiera dell’ottica, anche se è molto di nicchia: riusciamo sempre a formare una classe, collaboriamo anche con l’università di Milano-Bicocca e non rinunciamo al nostro fiore all’occhiello. Siamo la seconda e ultima scuola rimasta in Italia". Dove galoppano anche Informatica e Grafica e il professionale che forma videomaker, sempre sold-out.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro