Torturato e violentato al Beccaria, il 17enne: un incubo peggiore di quello vissuto in Libia

Sentito dal gip ricostruisce le violenze subite da un ivoriano della crew dei trapper Simba La Rue e Baby Gang

Il carcere Beccaria di Milano

Il carcere Beccaria di Milano

Milano, 16 marzo 2023 –  Un orrore vissuto nel carcere minorile Beccaria: ha confermato le terribili sevizie subite quando era detenuto, il 17enne al gip di Milano Guido Salvini per essere sentito con la formula dell'incidente probatorio, in modo da poter cristallizzare come prova in vista del processo il suo racconto di giovane vittima di tortura, violenza sessuale e lesioni.

Una vicenda, questa, che il minorenne non riesce a cancellare per lo choc e che gli riporta alla mente quanto ha sopportato quando dalla Libia è arrivato in Italia, e per la quale lo scorso dicembre è stato notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere a un ivoriano di 18 anni della crew dei trapper Simba La Rue e Baby Gang.

Secondo le indagini del pm Rosaria Stagnaro, le sevizie, avvenute in concorso con altri due minorenni (per i quali si procede separatamente), risalgono al 7 agosto, quando l'ivoriano, detto Nesco tra l'altro poi arrestato ancora ad ottobre per l'inchiesta sulle violenze nel mondo dei trapper, era ancora detenuto al Beccaria e da pochi giorni era diventato maggiorenne.

Quella sera, si legge negli atti di indagine, "avvicendandosi nella sorveglianza della porta della cella e nell'inflizione delle sevizie", dopo aver sorpreso la vittima "nel sonno" durante il cambio turno del personale penitenziario, i tre avrebbero sottoposto il 17enne a una serie di abusi sessuali, con morsi e anche una sigaretta spenta sul volto.

Ore da incubo che la vittima, adesso in una comunità protetta e con pesanti danni psicologici, ha di nuovo descritto nei dettagli a al gip e al pm Stagnaro ribadendo, come aveva già messo a verbale, che "quanto patito gli aveva fatto riaffiorare alla mente i maltrattamenti subiti durante il viaggio affrontato dalla Libia per raggiungere l'Italia" da ragazzino non accompagnato.

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