REDAZIONE MILANO

Torna in cella a 72 anni il braccio destro dei Papalia

Agostino Catanzariti era evaso dai domiciliari una decina di giorni fa "per fare un giro"

Torna in carcere a 72 anni Agostino Catanzariti, considerato il braccio destro dei Papalia negli anni dei traffici e dei sequestri, finito nelle indagini sulle penetrazioni della ‘ndrangheta dalla provincia di Reggio Calabria a quella di Milano.

Già arrestato nel 2014 dopo l’inchiesta Platino, era agli arresti domiciliari da metà marzo di quest’anno, quando i carabinieri del luogotenente Vincenzo Vullo hanno eseguito l’ordine di carcerazione della Procura per far scontare a Catanzariti una pena residua di 4 anni. L’uomo, 73 anni a settembre, è stato poi condannato a fine giugno in via definitiva a 13 anni e 8 mesi. Accusato di associazione mafiosa, estorsione, falsa testimonianza aggravata e spaccio, Catanzariti è evaso dai domiciliari 10 giorni fa. I carabinieri lo hanno trovato per strada, "a farsi un giro", come ha giustificato, ed è stato arrestato di nuovo. È stato quindi riportato ai domiciliari dopo la direttissima, in attesa della decisione dell’ufficio Esecuzioni Penali che si è espresso ora aggravando la misura di detenzione: Catanzariti torna in carcere. Fedelissimo della cosca Barbaro-Papalia, è ora considerato da Rocco Papalia come "un ubriacone che quando beve non sa cosa dice".

Fu proprio un’intercettazione di Catanzariti a incastrare Papalia per l’omicidio di Giuseppe De Rosa, nel 1976, per il quale Papalia si è dichiarato innocente.

Fra.Gri.