
Tommaso Lunghi, 19enne di Milano
MILANO
di Simona Ballatore
In 25mila hanno partecipato alle gare delle Olimpiadi nazionali di Fisica, organizzate dal Ministero dell’Istruzione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica; in 61 hanno affrontato la sfida finale, tra loro ben tre studenti del liceo scientifico Volta: Alessandro Corso, Tommaso Lunghi e Shiheng Zheng. Alessandro è medaglia d’argento, Tommaso ha conquistato l’oro. Prossimo obiettivo: partecipare alla competizione internazionale, che al momento si disputerà a distanza per la squadra italiana, anche se i campioni nazionali confidano ancora di poter partire alla volta della Lituania, a luglio. Scriveranno agli organizzatori per convincerli.
Tommaso Lunghi ha 19 anni ed è in quinta F. Non è nuovo a queste imprese: ha cominciato dalle Olimpiadi di Matematica, si è tuffato in quelle di Informatica e quest’anno si è lasciato convincere da un compagno di classe a partecipare a quelle di Fisica. Il palmarès è ricco. "Portiamo avanti il nome della scuola – sottolinea, soddisfatto –. Ho cominciato con quattro compagni di classe questo percorso, già dalla prima. Nell’ultimo anno mi sono concentrato sulla Fisica e mi sono allenato tanto. La gara era particolarmente difficile perché metà prova era sperimentale, ma è stato divertente". Mentre una pallina di metallo rotolava su un righello arcuato, gli sfidanti dovevano prendere le diverse misurazioni, dal tempo di oscillazione a quanto rimbalzava sul banco. Quattro ore di tempo. "Sembrano tante, ne avrei volute di più", confessa Tommaso. Poi la parte teorica "a suon di conti", altre quattro ore, e il traguardo, tra i dieci primi assoluti. A fine maggio si saprà chi rappresenterà l’Italia quest’anno ai “Mondiali“ e chi prenderà parte a un’altra competizione europea, che cade proprio nei giorni della maturità.
Nel frattempo maggio si preannuncia intenso, fra la preparazione dell’elaborato e le competizioni: giovedì c’è l’individuale di matematica, sabato giocherà con la squadra di informatica. "Le competizioni mi sono mancate più di tutto – ricorda lo studente del Volta –. Lo scorso anno purtroppo sono state sospese, non ho più potuto fare stage ed esperienze alle quali ero abituato". E adesso si sta prendendo la rivincita. Prossimo obiettivo: entrare alla Normale di Pisa, destinazione Matematica. "Magari però cambierò idea e penserò alla Fisica se passerò la prova in Lituania", sorride.
La passione per il ragionamento scientifico è nata da bambino, quando divorava libri che parlavano di matematica "ma non solo quella che si faceva a scuola". Uno su tutti: “I magnifici dieci“ di Anna Cerasoli. "Quesiti, giochi, curiosità e situazioni brillanti – sottolinea –. Poi in terza media, grazie alla mia prof, ho conosciuto i Giochi matematici della Bocconi. E, arrivato al Volta, le Olimpiadi erano già tradizione. Ho conosciuto grandi mentori, ex studenti che sono ora a Cambridge e ad Harvard". Una gara ha tirato l’altra. "Le consiglio a tutti: aiutano a scoprire gli aspetti più emozionanti della matematica, che all’inizio sembra ostica e fine a se stessa e invece può essere di aiuto nella vita di tutti i giorni e dare molte soddisfazioni".