Milano, il viaggio della testa della talpa meccanica dalla Triennale al Museo della Scienza e della Tecnologia

L’imponente fresa, del diametro di 6,8 metri e del peso di 58 tonnellate, ha cambiato casa grazie a un trasporto eccezionale notturno durato due ore

Milano – Un trasporto eccezionale durato due ore per una nuova casa: è stata trasferita questa notte dalla Triennale di Milano al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia la gigantesca testa di una delle talpe meccaniche che hanno scavato i tunnel della M4 a Milano. 

Il trasloco è arrivato dopo oltre sei mesi in cui l’opera ad alta ingegneria ha affascinato il pubblico per più di sei mesi all'ingresso della Triennale. La Tbm Stefania, una delle sei frese meccaniche che hanno scavato i tunnel della linea metropolitana M4 di Milano, realizzata dal Gruppo Webuild, ha trovato una nuova "casa" e ha raggiunto stanotte il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano, dove sarà esposta come esempio di eccellenza ingegneristica del made in Italy.

La testa della talpa durante il trasferimento
La testa della talpa durante il trasferimento

Un trasporto eccezionale, scortato dalla polizia municipale, partito nella serata del 30 ottobre e durato circa due ore, che ha impegnato un convoglio di due mezzi, per la testa e per la sella. La "talpa meccanica", o meglio la sua testa fresante, che da sola ha un diametro di 6,7 metri e pesa 58 tonnellate, è stata la grande protagonista della mostra "Costruire il futuro. Infrastrutture e benefici per persone e territori" organizzata da Webuild in Triennale lo scorso marzo. All'interno di questa mostra, visitata da migliaia di persone, particolare spazio è stato dedicato proprio al contributo delle Tbm nella costruzione della metropolitana di Milano.

Stefania rappresenta il simbolo di tutte le Tbm attualmente al lavoro per il Gruppo Webuild nei cantieri esteri e in quelli italiani. Nel corso della sua storia, oltre 200 Tbm hanno lavorato per il Gruppo, operando senza sosta, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. In 50 anni, hanno così completato 1.500 chilometri di tunnel, l'equivalente di un unico grande tunnel sotterraneo che unisce Milano a Copenaghen.

Dopo il trasporto la gigantesca testa della Tbm sarà posizionata nei giardini accanto al Padiglione Ferroviario su un apposito basamento in calcestruzzo su cui è stata appoggiata la struttura in acciaio che la sostiene e da dove sarà visibile per tutti i visitatori del Museo. Le Tbm sono grandi talpe meccaniche che però non si limitano a scavare il sottosuolo: contestualmente fissano il rivestimento dei tunnel, permettendo la meccanizzazione completa dello scavo e della costruzione delle gallerie. Si tratta di macchine complesse, di dimensioni imponenti, con le più grandi che possono sfiorare i 120 metri di lunghezza e un diametro di 19 metri. La sola testa fresante, come quella esposta a Milano, può avere un peso tra le 400 e le 500 tonnellate. Per funzionare, ogni fresa meccanica ha bisogno di una squadra di circa 80 persone che, in genere, lavorano in turni di otto ore, per garantire la migliore efficienza e assicurare velocità di avanzamento.

Tra i progetti in cui sono attualmente in funzione grandi Tbm nel mondo anche il progetto idroelettrico Snowy 2.0 in Australia, dove Webuild sta impiegando una delle Tbm oggi più avanzate tecnologicamente, la linea 16 del Grand Paris Express in Francia e l'alta velocità Napoli-Bari in Italia.