Esercito di 5.078 aspiranti medici: uno su nove ce la farà

I dati a Milano fra Statale e Bicocca, dove le donne sono il 62%

Aspiranti medici in attesa di entrare per svolgere il test (Spf)

Aspiranti medici in attesa di entrare per svolgere il test (Spf)

Milano, 5 settembre 2018 - In  5.078 si sono presentati ieri all’appello per affrontare il test e conquistare un posto a Medicina o a Odontoiatria: erano 1.741 alla Bicocca e 3.337 al Forum di Assago per il test della Statale, consapevoli dell’ardua impresa. Solo uno su nove ce la farà a Milano, anche se ovviamente il test è nazionale e le graduatorie terranno conto di punteggi e preferenze.

Pochi gli assenti: in Bicocca si è presentato il 92% degli iscritti (l’anno scorso il 91%), ad Assago solo 43 hanno dato forfait all’ultimo. Le donne superano di gran lunga gli uomini: la popolazione femminile che si è presentata in Bicocca sfiora il 62%: la candidata più anziana ha 56 anni (è nata il primo marzo 1962), la più giovane 17 anni (è nata il 20 gennaio 2001). In Statale l’iscritto più anziano è invece un uomo di 59 anni.

In materia di test, Bicocca vanta un primato: è l’ateneo d’Italia in cui il contributo richiesto per poter partecipare alla sfida è più basso, 10 euro, contro la media nazionale di 50 euro.

«In questo modo, si vuole favorire la possibilità per gli studenti di partecipare anche a più di un test considerato che il numero programmato tenderà a diventare la modalità di accesso prevalente», avevano spiegato dall’ateneo, motivando la decisione presa dal Cda cinque anni or sono. È nella media la cifra richiesta dalla Statale di Milano: 50 euro tondi, che servono a coprire almeno in parte la macchina organizzativa. Solo l’affitto al Forum, necessario per garantire lo spazio adeguato all’esercito di candidati, costa all’università 82mila euro. Per ospitare un test ancora più impegnativo come quello di Professioni sanitarie, che conterà il 12 settembre 4.625 iscritti per 1.377 posti, all’avviso pubblico ha partecipato solo Fiera Milano: le selezioni si passeranno fra i suoi padiglioni. Il costo dell’affitto? 135mila euro, per il noleggio degli spazi, gli arredi, i servizi e la pulizia del caso.

Ogni ateneo è libero di stabilire il “costo” dell’iscrizione al test, ma si accolla poi tutte le spese. Secondo l’ultima analisi di Skuola.net le università in cui partecipare alla sfida è più impegnativo, economicamente parlando, sono la Vanvitelli di Napoli e la Avogadro di Vercelli: 100 euro richiesti agli aspiranti camici bianchi.

Aumentano i candidati, crescono del 10% i posti nelle facoltà mediche, ma in occasione del test di Medicina continua a suonare la campanella d’allarme: numeri insufficienti. «Mentre gli ospedali si svuotano, a causa dei pensionamenti e delle dimissioni per accettare le offerte delle case di cura private sempre più remunerative, e per la paura delle richieste di risarcimento che rendono poco ambiti i posti di lavoro nelle specialità chirurgiche - spiega Alessandro Garau, segretario del Coas medici dirigenti – il sistema Italia non riesce ancora a cambiare rotta su questi problemi e continua a contingentare, a valori inferiori alle esigenze, il numero di accessi alle facoltà mediche, costringendo chi se lo può permettere ad andare a studiare all’estero». Ieri in Bicocca è andata in scena anche la protesta di Link, Studenti Indipendenti: «Mille dottori in meno ogni anno in Lombardia: investire in formazione e assunzioni di giovani medici. Ora».

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