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Tentato omicidio in largo La Foppa, la perizia: "L'aggressore infermo di mente"

Il grave episodio nell'agosto scorso. Il pm chiederà il giudizio immediato

I primi soccorsi alla donna a terra

Milano, 16 gennaio 2020 - Era incapace di intendere e di volere al momento del fatto, perché soffre di una «psicosi attiva», il trentenne bengalese che, lo scorso 12 agosto, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio per aver aggredito in largo La Foppa, in centro a Milano, una donna di 64 anni e per averla ferita con un coccio di una bottiglia di birra in varie parti del corpo.

Lo ha stabilito una perizia psichiatrica, disposta nel corso delle indagini coordinate dal pm Enrico Pavone, che ha accertato anche la «pericolosità sociale» dell'uomo. «Sento nella testa una marea di voci che mi fanno star male. Non sto per niente bene. La mia mente è stata presa. Non ricordo di aver visto, né aggredito nessuna donna in strada», aveva spiegato l'uomo nell'interrogatorio davanti al gip Guido Salvini, il quale ha poi disposto la perizia psichiatrica, su richiesta della stessa Procura. Il gip aveva anche sottolineato come risultasse «poco chiaro perché l'indagato, che aveva già dato luogo (..) ad atti di violenza sia in strada sia presso la Questura, sia stato lasciato privo di controllo presso l'ospedale Fatebenefratelli ove era stato portato in ambulanza.

Dall'ospedale - ha scritto il giudice - egli ha potuto allontanarsi prima di essere sottoposto alla visita psichiatrica a seguito della quale egli sarebbe stato certamente sedato e ha commesso» poi l'aggressione ai danni della donna. La 64enne, il giorno dopo, era stata dimessa dall'ospedale con una prognosi di 35 giorni: i medici le avevano suturato le varie ferite da taglio al braccio sinistro, al collo, alla spalla e alla testa.

A breve il pm chiederà il giudizio immediato per l'uomo, il quale è probabile che, poi, scelga la strada dell'abbreviato. Se il giudice dovesse riconoscere l'infermità di mente, come stabilito nella perizia, l'uomo sarà assolto, ma gli verrà applicata una misura di sicurezza in una 'Rems' per la sua pericolosità sociale.