Taxi, ok alle 450 licenze. Il “no“ del Tar ai sindacati: il bando non sarà sospeso

La linea del Tribunale:"Il danno è pienamente risarcibile in caso di accoglimento del ricorso". Il 30 aprile scadono i termini per candidarsi. La reazione dei sindacati: valutino se proseguire

In arrivo 450 nuove licenze taxi a Milano

In arrivo 450 nuove licenze taxi a Milano

Via libera del Tar al bando di Palazzo Marino per le nuove licenze taxi. Ieri la terza sezione del Tribunale amministrativo della Lombardia, presieduta da Marco Bignami, ha respinto la richiesta di sospensiva cautelare avanzata dalle associazioni di categoria Tam, Satam e Unione Artigiani e dalle centrali radio 4040 e 8585, dando di fatto il placet alla prosecuzione della gara per selezionare 450 conducenti di auto bianche da qui all’autunno.

Per i giudici, "il danno prospettato ha natura patrimoniale e sarebbe pienamente risarcibile in caso di accoglimento del ricorso". Tradotto: se ne riparlerà all’udienza di merito, in calendario il 12 dicembre. "Nelle more, non essendo stati sospesi gli atti impugnati, è facoltà del Comune procedere e assegnare le nuove licenze", la conclusione del Tar. Il sindaco Giuseppe Sala ha postato la notizia sul suo profilo Instagram senza aggiungere ulteriori commenti.

La corsa degli aspiranti tassisti, senza limiti d’età, è scattata la mattina del 14 marzo: c’è tempo fino al 30 aprile per iscriversi. Dopo la valutazione delle candidature, da concludere entro 60 giorni, i futuri conducenti, che dovranno essere già iscritti nel ruolo alla Camera di Commercio, si sottoporranno al test a risposta multipla su Codice della strada, regolamento del bacino aeroportuale lombardo, lingua inglese e location cittadine più rinomate.

Chi otterrà 21 punti su 30 sarà idoneo a guidare un’auto bianca e finirà in una graduatoria valida per tre anni: in caso di pari merito, la minore età anagrafica, il numero di figli a carico e un’eventuale esperienza precedente come collaboratore familiare di un altro padroncino serviranno a scalare la graduatoria. Entro i successivi due mesi, il tassista in pectore dovrà versare il prezzo della licenza; e ne saranno dati altri due per presentare la documentazione "comprovante la disponibilità dell’autovettura". A iter completato, il conducente avrà novanta giorni per iniziare il servizio al volante di un’auto bianca.

Se tutto andrà secondo programma, la flotta che attualmente conta 4.855 macchine sarà potenziata entro il prossimo autunno, a 22 anni dall’ultima volta. E del resto il fattore tempo è fondamentale in questa storia, se è vero che da anni Comune e utenza lamentano la carenza di veicoli per il trasporto pubblico non di linea, specie in alcuni momenti della giornata (notte) e della settimana (weekend). La risposta di Palazzo Marino si fonda sul decreto Asset, che l’estate scorsa ha dato la possibilità ai Comuni capoluogo di indire bandi per incrementare fino al 20% il numero di taxi in circolazione. L’amministrazione avrebbe quindi potuto arrivare fino a 971, ma ha scelto di fermarsi a 450 con le licenze e di muovere in un secondo momento la leva delle seconde guide (altre 450, con l’obiettivo realistico di raccogliere un centinaio di adesioni).

Un terzo delle nuove autorizzazioni avrà un costo ridotto rispetto a quello standard di 96.500 fissato da Amat e promosso dall’Autorità di regolazione dei Trasporti: chi sceglierà di guidare un veicolo per trasporto disabili (la licenza con queste caratteristiche sarà a vita) dovrà pagare "solo" 77.200 euro (-20%), mentre chi accetterà di coprire per cinque anni i turni più critici sul fronte delle chiamate inevase (picco del 30% nelle notti del weekend) avrà diritto a una decurtazione del 30% (67.550 euro); coloro che soddisferanno entrambe le condizioni verseranno 57.900 euro (-40%). I proventi delle licenze (previsione di 39 milioni) verranno divisi tra i tassisti oggi in attività, che dovrebbero incassare 8mila euro a testa.

Il ricorso delle associazioni di categoria si è concentrato proprio sui numeri, mettendo nel mirino sia il prezzo di 96.500 euro sia gli sconti. "Il Tribunale amministrativo ha ritenuto fondata la nostra richiesta cautelare ai sensi dell’articolo 55, comma 10, del codice del processo amministrativo – la reazione dei ricorrenti – ma ha ritenuto eventualmente risarcibile da parte del Comune il danno da noi lamentato. Per tale ragione, i giudici hanno deciso di non sospendere il bando per il rilascio delle nuove licenze, ma di concedere la fissazione, di qui a qualche mese, dell’udienza finale del giudizio".

E ancora: "Nello spirito di buona fede che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti con l’amministrazione comunale, invitiamo caldamente gli uffici a valutare bene di proseguire con il procedimento avviato, in quanto – come chiarito dal Tar – in ipotesi di accoglimento del nostro ricorso, il danno che noi lamentiamo (ossia la differenza tra il contributo per singola licenza stabilito nel bando e il valore di mercato della licenza medesima) dovrà essere risarcito direttamente dal Comune di Milano". A metà maggio, i giudici dovranno esprimersi su un ricorso identico presentato da tre tassisti.

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