NICOLA PALMA
Cronaca

Taxi, il Comune raddoppia: "In arrivo altre 521 licenze"

Il secondo bando scatterà alla fine di quello in corso per 450 autorizzazioni. Sala: poche auto bianche in città, lavoriamo senza il supporto della Regione.

Taxi, il Comune raddoppia: "In arrivo altre 521 licenze"

Taxi, il Comune raddoppia: "In arrivo altre 521 licenze"

Il Comune non si ferma sui taxi. Anzi raddoppia. Ieri mattina il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato in una diretta Instagram che al termine della procedura per il bando da 450 licenze ora in atto ne scatterà un’altra per arrivare a quota 971, quella massima consentita dal decreto Asset che dà la possibilità alle città capoluogo di ampliare il parco auto bianche fino al 20% in più dell’attuale flotta. Di conseguenza, la seconda gara dovrebbe prevedere altre 521 nuove autorizzazioni, così da sfiorare le mille che per il Comune garantirebbero un deciso miglioramento di un servizio ritenuto deficitario, specie in alcuni giorni della settimana e in determinati momenti della giornata. Sala non ha risparmiato una frecciata alla Regione: "Ci stiamo lavorando da anni senza il loro supporto", visto che da Palazzo Lombardia non è mai arrivato il via libera alla richiesta di 450 licenze in più avanzata nel 2019. Una linea che ha di fatto costretto Palazzo Marino a privilegiare la strada della legge nazionale, rinunciando al 20% degli incassi pur di riuscire a ridurre il gap tra domanda e offerta. Tornando alla gara ancora in corso, "la buona notizia è che noi abbiamo emesso il bando e abbiamo raccolto 700 domande".

Resta una spada di Damocle: i due ricorsi al Tribunale amministrativo presentati rispettivamente da alcune associazioni di categoria e da tre singoli conducenti. Nel primo caso, è già arrivato un primo pronunciamento del Tar, che ha negato la sospensiva cautelare richiesta per il prezzo della licenza (96.500 euro) e per gli sconti (dal 20 al 40%) garantiti a chi si doterà di un mezzo per il trasporto disabili, a chi accetterà di coprire per 5 anni i turni più problematici e a chi rispetterà entrambe le condizioni. L’udienza in Consiglio di Stato è fissata per il 23 maggio. Detto questo, ha chiosato Sala, "non sono qua per buttare la croce addosso ai tassisti o per dare giudizio perché fanno un lavoro che non è semplice, però noi del Comune e loro, con le associazioni che li rappresentano, siamo divisi da una cosa fondamentale: i tassisti sostengono che il numero delle richieste inevase è limitato e noi da nostre analisi diciamo che non è così. Continuiamo a rimanere dell’idea che i taxi a Milano sono troppo pochi e questo punto che ci divide dalle associazioni dei tassisti".