
Tavolo sull’ambiente, sì alla onlus: "Non conta solo il numero di iscritti"
Non conta il numero di soci per valutare l’impatto di un’associazione sulle tematiche ambientali. O meglio, non basta solo per quello a definirne l’importanza. È il chiaro messaggio lanciato dal Tar con la sentenza che ha accolto il ricorso presentato dalla onlus Cittadini per l’aria contro l’esclusione dal Tavolo Aria della Regione. Sin dal 2016, l’organizzazione, che si batte da anni per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria, ha chiesto a Palazzo Lombardia di avere una sedia nell’organismo "dove le amministrazioni, le associazioni imprenditoriali, le parti sociali e le associazioni aventi rilevanza sul territorio regionale si riuniscono per discutere la predisposizione e l’attuazione delle politiche e misure regionali per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera".
La Regione ha negato l’accesso, richiamando uno dei paletti introdotti nel 2021 con una delibera di Giunta: "Il numero complessivo di soci sul territorio nazionale non può essere inferiore a 400, al fine di garantire un’effettiva rappresentatività". Nel verdetto che ha dato ragione alla onlus, il collegio presieduto da Marco Bignami ha spiegato che la decisione della Regione è viziata da un difetto di istruttoria. Il motivo: "La ricorrente, pur non raggiungendo la soglia numerica fissata dal provvedimento impugnato, ha promosso numerosi contenziosi a tutela della qualità dell’aria sul territorio lombardo, che in alcuni casi hanno finito per incidere e orientare la pianificazione regionale, e pertanto, a un livello “istituzionale”, mediante un’attività che, per sua natura, prescinde dal numero dei suoi aderenti". Detto altrimenti: non è soltanto il numero di soci a misurare l’efficacia dell’azione di un’associazione.
"Siamo molto lieti che il Tar abbia riconosciuto la nostra legittima aspirazione a partecipare al Tavolo Aria", hanno fatto sapere dall’associazione, pur ricordando che a loro parere l’organismo non è "un tavolo di “consultazione”, come dovrebbe essere, ma un luogo dove semplicemente vengono comunicate scelte già assunte in precedenza".