
La protesta dei tassisti in stazione Centrale (Newpress)
Milano, 16 febbraio 2017 - Tassisti in assemblea oggi a Milano, e nel frattempo la città si trova costretta a fare i conti con i disagi dovuti allo stato di agitazione della categoria. Sospeso il servizio in stazione centrale, dove si sonor egistrati momenti di tensione, con gli autisti che hanno bloccato e accerchiato le auto Ncc chiamate dai clienti rimasti a piedi. Regolare il servizio negli aeroporti di Linate e Malpensa.
Il motivo? Uber, of course. O meglio: l’emendamento al decreto Milleproroghe firmato dai senatori Pd Linda Lanzillotta e Roberto Cociancich e approvato dalla I Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama che punta a sospendere l’efficacia dell’articolo della legge-quadro che differenzia il servizio di noleggio da quello taxi. La lettura dei conducenti: così si spiana la strada alle multinazionali come la società californiana, che utilizza un’applicazione per mettere in comunicazione autisti Ncc e clienti. Il nodo è sempre lo stesso: il ritorno dei noleggiatori in autorimessa dopo aver effettuato un servizio con regolare prenotazione. Un divieto che – l’accusa delle auto bianche – il colosso americano ha sempre cercato di aggirare (a costo di venire più volte multati dagli agenti di polizia locale) facendo leva sull’immediatezza del contatto con l’utenza via smartphone.
"Non si tratta di una sanatoria, ma di colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy", ha detto Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "La normativa attuale- prosegue - impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perché il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare dalle solite proteste di piazza dei tassisti e fare il proprio dovere. Nessuno norma danneggia i tassisti. Vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l'offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa. L'Unione Nazionale Consumatori chiede: individuazione nelle regioni degli ambiti territoriali di riferimento per tutti i servizi di trasporto di passeggeri non di linea, possibilità di praticare sconti (fissazione di una tariffa massima) e cumulare licenze, eliminazione, per il servizio di noleggio con conducente, dell'assurdo obbligo di dover rientrare in rimessa dopo ogni singolo servizio e previsione, per servizi come Uber, di requisiti di idoneità del guidatore e del veicolo: assicurazione per responsabilità civile aggiuntiva, conducente con più di 21 anni e almeno 3 anni di guida, nessun provvedimento di sospensione della patente, riconduzione al regime del lavoro occasionale delle prestazioni dei conducenti non professionisti".