Tassisti, controproposta al Comune

Le richieste: interventi di viabilità e turni modificati. «Stop a nuove licenze»

Il comune propone un aumento di 500 licenze

Il comune propone un aumento di 500 licenze

Milano, 22 giugno 2019 – La relazione è stata votata a maggioranza, con un contrario, al termine del terzo incontro sull’argomento. È così diventata ufficiale la controproposta che le associazioni dei tassisti intendono sottoporre all’assessore alla Mobilità Marco Granelli nel corso della riunione che si terrà il 2 luglio in piazza Beccaria. È la controproposta a quella presentata dall’esponente della Giunta Sala il 31 maggio, che, tra i vari punti, prevede anche un aumento delle licenze pari a 500 nell’intero bacino aeroportuale lombardo. Sul documento predisposto dal Tam vige il massimo riserbo, ma una cosa pare chiara: i tassisti restano contrari all’incremento delle licenze, considerato al massimo come extrema ratio da prendere in considerazione soltanto nel caso in cui le altre condizioni non si verifichino. Al tavolo, per spiegare la loro posizione, i delegati faranno l’esempio del posteggio di Linate, dove sostano spesso circa 120-130 macchine in attesa dei passeggeri in arrivo all’aeroporto.

Il ragionamento: quando diventerà operativa la stazione della metropolitana 4, nel 2023, i clienti delle auto bianche diminuiranno in maniera considerevole (si parla di un dimezzamento della domanda) perché molti sceglieranno il mezzo pubblico per arrivare in centro. Conseguenza: l’offerta taxi verrà dirottata in buona parte sulla città, aumentando il numero dei veicoli in circolazione. Conclusione: prima di prendere in considerazione l’idea dell’incremento strutturale delle licenze, da sempre avversato dalla categoria, va capito come cambierà la mobilità cittadina a cantieri ultimati e con una linea del metrò in più rispetto a oggi. Parlando di mobilità e cantieri, la premessa della relazione punta proprio sulle attuali difficoltà a muoversi a Milano, tra lavori della metropolitana e altre opere in corso di realizzazione; tutti ostacoli, l’interpretazione dei tassisti, che contribuiscono ad abbassare la velocità commerciale delle auto bianche e al contempo a far salire il numero delle chiamate inevase, il dato che il Comune ha messo sul piatto per giustificare la richiesta di aumentare le licenze del 10% rispetto a quelle attuali.

Altro punto caldo: le modifiche ai turni. A tal proposito, basta ricordare quanto scritto dai tassisti nel comunicato diramato lo scorso 13 giugno, nel giorno dello sciopero mattutino del trasporto pubblico (con tre metropolitane ferme su quattro): in quell’occasione, infatti, i delegati avevano invocato l’istituzione del turno libero, così da incrementare il numero di macchine a disposizione dell’utenza. Secondo quanto emerso dalla riunione di via Messina, l’eventuale prosieguo della trattativa non potrà prescindere dall’istituzione di una commissione tecnica che valuti attentamente lo stato dell’arte e decida di conseguenza. A giudicare dalle indiscrezioni, si tratta di una controproposta piuttosto distante da quella del Comune. Tradotto: sarà complicato trovare una mediazione tra le parti, com’era del resto prevedibile alla vigilia.

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