Viale Certosa, tassista coraggio: "Così ho disarmato quel rapinatore"

Altri due raid in 20 minuti in zona Musocco, indagano i carabinieri. Il racconto di una vittima: sono risalito in macchina e sono fuggito

Il video della telecamera interna che mostra la tassista che «disarma» il bandito

Il video della telecamera interna che mostra la tassista che «disarma» il bandito

Milano, 7 novembre 2019 -  Due blitz nel giro di venti minuti. Tra le 5.10 e le 5.30 di martedì notte in zona Musocco. Nel mirino ancora una volta i tassisti. Ieri vi abbiamo riferito del secondo raid in ordine di tempo, avvenuto in viale Certosa e ripreso dalla telecamera interna dell’auto bianca guidata da una conducente del radiotaxi 8585: la donna, che lavora abitualmente dall’alba a mezzogiorno, ha convinto il rapinatore a consegnarle il coltello, come si vede nel filmato consegnato alle forze dell’ordine.

«È salito davanti al cimitero – racconta la vittima al Giorno – e mi ha chiesto di accompagnarlo alla banca più vicina, a circa 200 metri. Una volta lì ha tirato fuori il coltello e mi ha detto di scendere dalla macchina per prelevare soldi con il bancomat». La tassista, che mai prima d’ora si era trovata in una situazione del genere, è riuscita a mantenere sangue freddo e a iniziare un dialogo con il balordo, descritto come un uomo italiano sulla sessantina con giacca a vento verde, occhiali da vista e un aspetto trasandato: «Lui continuava a ripetere “Non chiamare la polizia, sono già stato dentro per una rapina in banca“ e io cercavo di tranquillizzarlo “Non ti preoccupare, non chiamo nessuno, siamo io e te qui dentro“. Dopo qualche minuto, lui si è accasciato sul sedile posteriore, come rassegnato, e a quel punto gli ho chiesto di darmi il coltello». E lui? «Mi è parso quasi dispiaciuto per quello che aveva cercato di fare e mi ha allungato la lama, che ho prima buttato sul tappetino e poi consegnato ai carabinieri. L’uomo è sceso dalla macchina e io ho immediatamente attivato la chiusura delle porte. Poi si è riavvicinato al finestrino per dirmi ancora di non chiamare il 112 e si è allontanato».

Ovviamente , la conducente ha segnalato eccome il tentativo di rapina ai carabinieri. E lo stesso ha fatto ieri pomeriggio un altro tassista, che ogni probabilità è finito nel mirino della stessa persona venti minuti prima. L’aggancio è avvenuto al posteggio taxi di piazzale delle Bande Nere attorno alle 5.10 di martedì: «Si è avvicinato un uomo che è salito sul taxi e mi ha chiesto di portarlo in zona Musocco. Una volta arrivati nei pressi del cimitero, mi ha detto di proseguire a destra per raggiungere una banca. Poi all’improvviso ha estratto un coltello dalla tasca e ha detto “Questa è una rapina, dammi i soldi“. Io gli ho risposto “Guardi, ho appena iniziato a lavorare e non ho contanti con me“». Il rapinatore ha intimato al conducente di scendere dalla macchina e di prelevare 150 euro: «Gli ho detto “Ok, scendiamo insieme e mi accompagni a prelevare“ e approfittando di un momento di distrazione per risalire in auto e scappare. Spero che i carabinieri lo prendano subito, mi è sembrato sì un disperato, ma andava pur sempre in giro armato: sarebbe potuta andare molto peggio».

Un’altra segnalazione su un uomo che corrisponde alla descrizione dei due tassisti è arrivata ieri mattina da piazza Abbiategrasso, quindi dalla parte opposta della città: il tassista primo della fila al posteggio si è rifiutato di far salire quel cliente, nonostante la sua insi stenza.

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