Violenza sessuale dopo la discoteca, arrestato tassista abusivo

L'uomo ha detto alla ragazza: "Questa corsa è gratis"

Violenza sessuale (foto d'archivio)

Violenza sessuale (foto d'archivio)

Milano, 20 luglio 2018 - Stupro all’alba dopo una notte in discoteca, dopo essere salita ubriaca sull’auto di un tassista abusivo. È l’incubo diventato realtà per una studentessa ventenne milanese che, svaniti i fumi dell’alcol, ha realizzato di essere stata violentata. L’uomo che l’aveva riaccompagnata a casa è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale dopo un mese di indagini: è il tassista abusivo sessantunenne Ahmed Elshebbiny Ahmed Nabawy. L’aveva caricata in macchina alle 4.45 del 17 giugno vicino a un chiosco fuori dall’Old Fashion, la stessa discoteca del centro di Milano finita sotto i riflettori per l’aggressione a Niccolò Bettarini, figlio dell’ex calciatore Stefano e della conduttrice televisiva Simona Ventura, accoltellato all’alba del primo luglio a poca distanza dal locale. La ragazza conosceva quell’uomo, che già altre volte l’aveva accompagnata a casa, in compagnia di amici o da sola. «Mi sono trovata a bordo di una macchina accanto a un uomo che guidava». «Mi sono svegliata perché mi sono sentita toccare in mezzo alle gambe», ha ricordato la ragazza a poche ore dallo stupro. Nella sua mente un parcheggio, degli alberi, la sagoma di quell’uomo che "armeggiava con fazzoletti di carta" e che le avrebbe pure offerto di andare a dormire nel suo appartamento. Dopo averla riportata a casa, il tassista abusivo non le ha fatto pagare la corsa. "Non ti preoccupare, questa volta è gratis", le avrebbe detto, con una raccomandazione: "Questa cosa resta tra di noi, io ti voglio bene". La "raccomandazione", rivolta in particolare alle ragazze, ora arriva dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, titolare del fascicolo con il pm Gianluca Prisco. "Come magistrato, come donna e come capo del dipartimento dedicato alla difesa delle persone vulnerabili, voglio dire che è importante la prevenzione". Quattro piccoli accorgimenti per evitare i guai: "Attenzione al bicchiere, non abusare mai di alcool, non restare mai sole e non rivolgersi a tassisti abusivi", che si concentrano proprio fuori dai locali. "Il tassista abusivo che non è controllato ha minori remore nel fare la mela marcia", ha sottolineato il magistrato. Questo tassista sessantunenne era solito lavorare fuori dall’Old Fashion. Secondo quanto riferito dal pm Gianluca Prisco, la ragazza era uscita dal locale completamente ubriaca e aveva raggiunto un chiosco che vende panini nella strada di fronte, proprio con l’intento di trovare un taxi abusivo. I suoi amici avevano lasciato la discoteca poco dopo le 4, mentre lei aveva preferito trattenersi ancora un po’ restando da sola. Stando a quanto ricostruito l’uomo aveva lasciato il numero di telefono a diversi clienti del locale, compresa la studentessa e i suoi amici che già si erano affidati a lui altre volte. Solo alle 9, quando si è svegliata, la ventenne ha cominciato a ricordare quanto le era successo. Poi si è confidata con due amici e ha denunciato l’accaduto. "La ragazza si trovava sola ed era in uno stato di incoscienza dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. Per questo motivo – sottolinea Renato Puglisi, capitano della compagnia dei carabinieri di Milano Duomo – per l’autore della violenza è stato più semplice poter commettere questo reato".

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