Tassa soggiorno, moduli in ritardo. "Multato, ma ho incassato zero"

Al proprietario di un B&B sono arrivati 1.650 euro di verbali in un colpo solo per un errore involontario "In 21 casi su 33 dovevo solo comunicare di non aver avuto clienti. Il sindaco Sala riduca le ammende"

Turisti in hotel e B&B

Turisti in hotel e B&B

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Milano - Trentatré multe da 50 euro ciascuna. In totale, 1.650 euro. Una mazzata se le sanzioni arrivano tutte insieme al proprietario di un Bed & Breakfast in zona Venini che nell’ultimo anno ha lavorato poco o nulla a causa dell’emergenza sanitaria. Una beffa ancor peggiore se il proprietario del B&B scopre che le multe che gli sono arrivate lo scorso 12 maggio si riferiscono a un ritardo nella presentazione dei moduli dell’imposta di soggiorno relativi al periodo che va dal 2017 al 2021, moduli in cui – in 21 casi su 33 – c’era solo scritto che non aveva avuto nessun cliente e dunque non doveva versare neanche un euro per la tassa di soggiorno.

Una situazione burocratica paradossale. Tanto che il proprietario del B&B ha preso carta e penna e ha scritto al sindaco Giuseppe Sala chiedendogli di venire incontro alla sua famiglia, costretta a pagare 1.650 euro a fronte di zero incassi o quasi: "Siamo una famiglia che per arrotondare la sua economia ha messo a disposizione una stanza della nostra casa come B&B. Ci vengono richiesti 1.700 euro in un periodo già di enormi difficoltà: non ho lavorato da un anno e mezzo essendo un libero professionista nel settore della ristorazione". Ed ecco la spiegazione sull’arrivo delle 33 multe: "Il software online con cui si fanno le dichiarazioni risulta complicato e di difficile uso. Un software che ti permette di sbagliare ma non segnala l’errore e quindi la multa, mette in difficoltà. Per quattro anni, oltretutto, ho commesso sempre la stessa imprecisione senza che mai mi sia stata notificato alcunché. La legge va applicata in tempi ragionevoli per fare in modo che un cittadino non possa ripetere lo stesso errore, soprattutto se è in buona fede. Sinceramente faccio fatica a comprendere 33 multe tutte uguali di cui 21 per mancata presentazione dal 2017 ad oggi di un modello a zero (cioè nessun ospite quindi nessuna tassa di soggiorno da versare). Non sono in grado di controllare quanto contestato riguardo le restanti multe di ritardo di versamento perché è passato molto tempo e tutto il periodo dal 2017 al 2019 riferisce a un precedente software non più attivo, quindi non più accessibile". L’appello finale è rivolto a Sala affinché "vengano rivisti i verbali e ridotte le sanzioni".

Il capogruppo di FI in Comune Fabrizio De Pasquale scende in campo in difesa del proprietario del B&B: "L’ansia di incassare del Comune porta a degli eccessi: si infliggono sanzioni da 2.000 euro a strutture che hanno passato un anno chiuse solo perché hanno omesso di dichiarare che non hanno avuto ospiti. È puro accanimento burocratico. Chiediamo all’assessore al Bilancio Roberto Tasca di annullare le sanzioni e modificare il regolamento della tassa soggiorno che prevede questo assurdo adempimento".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro