MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Tassa di soggiorno, 2016 da record: incasso superiore all’anno dell’Expo

Imposta da 40 a 41,4 milioni di euro. Ma investimenti in calo del 40%

Turisti in piazza Duomo

Milano, 22 aprile 2017 - Come nell'anno di Expo, anzi meglio del 2015. L’ammontare dell’incasso della tassa di soggiorno comunale registra un leggero ma significativo incremento nel 2016: da 40 milioni a 41,4 milioni di euro. Un milione e 400 mila euro in più rispetto al 2015, un dato in linea con l’aumento dei turisti registrato in città nel 2016 rispetto all’anno dell’Expo: da 5,5 a 5,6 milioni di ingressi, il 2 per cento in più.

Il dato sull’imposta di soggiorno emerge durante la commissione Bilancio del Comune sul rendiconto 2016. L’assessore al Bilancio Roberto Tasca commenta: «La tassa di soggiorno aumento perché l’anno scorso abbiamo avuto più turisti a Milano. Nel bilancio preventivo 2016 avevamo inserito 36 milioni di euro, nel consuntivo sono saliti a 41 milioni. Cinque milioni di euro in più, il 10 per cento in più». In commissione Bilancio, intanto, Tasca illustra altri dati: gli investimenti in netto calo, un aumento significativo degli incassi dovuti alla lotta all’evasione fiscale, gli introiti effettivi da multe, un leggero calo della pressione fiscale pro capite, la riduzione delle spese e i tagli consistenti delle risorse statali e regionali al Comune. Ma ripartiamo dagli investimenti comunali. Ecco i numeri. Nel 2016 l’amministrazione municipale ha attivato investimenti per 247 milioni di euro, in calo del 40 per cento rispetto al 2015 (413,51 milioni di euro) e al 2014 (445,88 milioni). Tasca spiega che «questa riduzione non è dovuta alla mancanza di fondi, ma alla capacità di arrivare ai progetti esecutivi. Serve una maggiore attenzione, dobbiamo migliorare la capacità di fare investimenti». L’assessore, subito dopo, prevede: «Nel 2017 torneremo a livelli più alti rispetto al 2016, che è stato un anno elettorale. Ma per farlo dobbiamo rivedere le procedure comunali, che non sono facili da modificare». Fronte multe. Nel 2016 il Comune ha accertato sanzioni al Codice della strada per 296 milioni di euro ma ha incassato solo 157 milioni di euro. Poco più della metà. Tasca, però, assicura che nel 2016 la lotta all’evasione fiscale ha registrato un dato positivo: «Abbiamo recuperato 84,2 milioni di euro. Nel 2015 erano stati 70,7 milioni, nel 2011 solo 25 milioni». L’assessore, poi, segnala un’inversione di tendenza sulla pressione fiscale: «Nel 2016 è in calo dell’1 per cento. Da 998,35 euro a 1.015 euro pro capite. Certo, parliamo di 17 euro, ma questo dato smentisce il luogo comune che le Giunte di centrosinistra siano capaci solo di aumentare le tasse». I numeri sui trasferimenti statali a Palazzo Marino sono di tutt’altro segno. «In due anni di Governo Renzi – va all’attacco il consigliere di FI Fabrizio De Pasquale – i trasferimenti pro capite dello Stato al Comune sono scesi da 146 a 75 euro». Tagli che hanno costretto il Comune a rivedere l’ammontare delle spese correnti: nel 2015 erano di 2.793,16 milioni di euro, nel 2016 sono calate a 2.777,27. L'ultimo dato di bilancio, invece, è fornito dalla vicesindaco con delega all’Educazione Anna Scavuzzo: «Per garantire il diritto allo studio dei bambini, il Comune ha stanziato 18,5 milioni di euro per l’anno scolastico 2017/2018». Confermati i 100 mila euro di contributi per le scuole che accolgono bambini rom e sinti che vivono nei campi nomadi poco collegati alla città.