"Tagli in busta paga ai nostri iscritti"

Sciopero alla Dhl di San Giuliano "Atteggiamento antisindacale. Discriminati i militanti. della sigla Sol Cobas"

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di Massimiliano Saggese

Sciopero nella sede Dhl di San Giuliano Milanese. Una dozzina di fattorini aderenti al sindacato Sol Cobas ha bloccato sia mercoledì che ieri pomeriggio alcune attività del magazzino di via Mincio. Alla base della protesta, si legge nel documento con cui il sindacato ha indetto lo stato di agitazione, ci sarebbero "molteplici problematiche sindacali rispetto alle quali abbiamo riscontrato un atteggiamento di totale chiusura da parte dell’azienda, sfociata in atteggiamenti apertamente anti-sindacali nei confronti di tutti i lavoratori che hanno esercitato il diritto costituzionale di aderire al sindacato che si sono scelti".

Il sindacato denuncia che ai lavoratori iscritti al Sol Cobas sarebbero state fatte delle decurtazioni ingiuste. "L’atteggiamento dell’azienda (facilmente documentabile attraverso i cedolini busta paga di maggio e le decurtazioni salariali contenute in quelli di giugno; a far data appunto dall’adesione all’organizzazione sindacale) esprime un’aperta violazione delle disposizioni della Corte di cassazione che afferma che “i contratti integrativi aziendali si applicano a tutti i lavoratori dell’impresa, ad eccezione di quelli che siano iscritti ad organizzazioni sindacali non firmatarie che si siano pronunciate in aperto dissenso rispetto agli accordi”. Non è il nostro caso, perché noi abbiamo firmato l’accordo integrativo", ha spiegato Fabio Zerbini del Sol Cobas. "Tale atteggiamento appare così viziato da una condotta anti-sindacale inaccettabile, alla quale si aggiunge che analogo atteggiamento discriminatorio e repressivo è stato adottato contro i lavoratori iscritti al Sol Cobas, a cui non è stato rinnovato il Contratto di lavoro, o che sono stati trasferiti in maniera coatta in altri siti, da parte di fornitori, che operano in regime di subappalto, rispetto alla stessa Csa (che ha in appalto i servizi presso la sede Dhl). Dopo la protesta di mercoledì, anche ieri pomeriggio è proseguito lo stato di agitazione. "Nonostante l’evidenza dell’illecito discriminatorio perpetuato dall’azienda appaltatrice in merito alla disapplicazione degli accordi contrattuali in vigore, non si è al momento riscontrato alcun passo concreto da parte di Csa, volto a ripristinare la legalità nell’appalto Dhl di San Giuliano, partendo dalla restituzione immediata delle somme indebitamente sottratte ai lavoratori (per una media di 400 euro a testa)". Il sindacato ha annunciato che la protesta proseguirà con forme che verranno di volta in volta annunciate. Abbiamo contattato la Dhl che però non ha voluto per il momento rilasciare alcuna dhciarazione in merito.

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