Svolta dopo la denuncia. In casa sempre 20 gradi per la salute del figlio . Riconosciuta alla famiglia la tariffa del gas più bassa

Giuseppina, madre di David con disabilità, ha ottenuto un nuovo contratto del gas a tariffa ridotta, risparmiando circa 400 euro al bimestre. La situazione evidenzia lacune normative per i minori con disabilità.

Nel pomeriggio di lunedì Giuseppina ha sottoscritto un nuovo contratto del gas, ad una tariffa in linea con quella prevista per la tutela della vulnerabilità e quindi decisamente inferiore alla tariffa pagata finora. Il nuovo contratto le consentirà un significativo risparmio rispetto alle bollette alle quali si è dovuta suo malgrado abituare. Per l’esattezza, un risparmio nell’ordine dei 400 euro al bimestre.

Era il 30 marzo quando abbiamo riportato la storia di Giuseppina: suo figlio David ha 13 anni e convive con una disabilità gravissima alla quale concorrono la sindrome di Down e un disturbo dello spettro autistico. David ha una prescrizione medica non comune: deve stare ad una temperatura di circa 20 gradi sia in estate sia in inverno, a prescindere dalla stagione. L’ultima a certificare questo bisogno è stata, il 20 aprile del 2021, la cardiologa del servizio di Cardiologia Pediatrica dell’ospedale Policlinico di Milano, che ha scritto quanto segue: "In qualità di cardiologo curante certifico che il giovane David, con sindrome di Down, disordine dello spettro autistico e frequenti bronchiti deve mantenere una temperatura costante di circa 20 gradi centigradi". Per i suoi genitori mantenere una temperatura domestica il più possibile vicina ai 20 gradi è, quindi, una preoccupazione costante, un atto d’amore irrinunciabile ma col tempo è diventato anche un costo, un costo sempre più alto, sempre più difficile da sostenere. Se fa freddo Giuseppina deve tenere il riscaldamento acceso. Se fa caldo deve acceso il condizionatore (portatile). Questo significa che i consumi sono inevitabilmente elevati. E altrettanto vale per gli importi delle bollette. Il 30 marzo scorso abbiamo pubblicato la bolletta del gas ricevuta da questa famiglia per i due mesi compresi tra il 28 novembre 2023 e il 29 gennaio 2024: l’importo complessivo da pagare era di 1.178,49 euro. "Dobbiamo necessariamente ricorrere alla rateizzazione – aveva fatto sapere Giuseppina – ma questa non è una soluzione".

Come ovvio, i recenti aumenti del costo dell’energia hanno acuito un problema che, però, è dovuto anche e soprattutto a carenze legislative, quindi a fattori strutturali più che congiunturali. Nonostante il bisogno di David sia certificato da un cardiologo, nonostante ci sia una prescrizione medica, Giuseppina finora non ha potuto usufruire di alcuna agevolazione sul contratto e sulla bolletta per il gas perché per i casi come i suoi attualmente non ne sono previste, a differenza di quanto avvenuto per la corrente elettrica, per la quale Giuseppina ha perlomeno ottenuto la non disalimentabilità della fornitura.

In questo contesto, subito dopo la pubblicazione dell’articolo, abbiamo contattato Sinergas, la società con la quale Giuseppina ha sottoscritto il contratto per il gas per capire se fosse possibile riconoscere qualche agevolazione a David e ai suoi genitori. Da qui la svolta di cui sopra: Nicola Menegatti, responsabile commerciale di Sinergas, ha riconosciuto a David e alla sua famiglia la tariffa prevista per la tutela della vulnerabilità anche se in questo caso non sussistono i presupposti di legge per un tale riconoscimento. Il problema del vuoto normativo è stato superato attraverso la proposta di un’offerta commerciale che tale resta e come tale va considerata che, però, ricalca le tariffe e le regole previste dalla legge per la tutela della vulnerabilità. Tradotto: finora Giuseppina ha pagato 78 centesimi di euro per standard metro cubo di gas. Col nuovo contratto la tariffa oscillerà, invece, a seconda dei mesi indicativamente da 36 a 40 centesimi, in linea, come detto, con la tariffa per la tutela della vulnerabilità. Il nuovo contratto sarà retroattivo, questo significa che a Giuseppina sarà restituita la differenza tra la tariffa pagata fino a lunedì e la nuova. In soldoni per i primi tre mesi dell’anno recupererà tra i 400 e i 450 euro.

"Purtroppo – spiega Menagatti – la tutela della vulnerabilità viene riconosciuta in presenza di questi tre requisiti: se la persona da tutelare è titolare del contratto di fornitura, se la stessa ha più di 75 anni e se ha la 104. O, in aggiunta, essere destinatario di bonus sociale. David ha la 104 ma è minorenne e, in quanto tale, non può intestarsi alcun contratto. Per questo noi non possiamo inquadrarlo come vulnerabile benché ci sia una prescrizione medica che va in questa direzione. Da qui la scelta di sopperire con un’offerta commerciale ad hoc che parta già da gennaio 2024 e che di fatto equipari David ai casi che rientrano nella tutela della vulnerabilità". Un’offerta formalizzata a Giuseppina lunedì pomeriggio – con tanto di maglietta in regalo per David – e da essa sottoscritta. "Ma – sottolinea Menegatti – noi siamo desiderosi e pronti a dare un contributo per il superamento di questo problema: occorre una norma da parte dello Stato e di Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ndr) che tuteli anche i minori e non solo le persone anziane". Questa la battaglia che Giuseppina ora vuole portare avanti: "Non è possibile che per casi come il nostro la legge non preveda alcuna agevolazione: lo Stato e Arera devono provvedere. È l’ennesima discriminazione a danno dei minori con disabilità. Illogico, poi, riconoscere la non disalimentabilità per la corrente elettrica e non riconoscerla per il gas".

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