Sviluppo di Malpensa, Turbigo pronta ad azioni legali

La commissione comunale contesta i dati del Masterplan: no al sacrificio di 44 ettari di brughiera per l’area cargo

La commissione comunale di studio su Malpensa e sul depuratore di Sant’Antonino ha informato, venerdì sera, i cittadini su come sta evolvendo il Masterplan per lo sviluppo dello scalo aereo. "Uno sviluppo che vogliamo ma che non vorremmo subire, perché le previsioni non sono sostenibili" ha subito precisato il sindaco Fabrizio Allevi. Prendendo la parola i componenti della commissione hanno esaminato i vari aspetti del Masterplan, ponendo l’attenzione sui 44 ettari di terreno che verrebbero “rubati” alla brughiera di via Gaggio per l’espansione dell’area Cargo. "Quarantaquattro ettari – ha commentato Francesco Gritta – equivalgono a tutta la parte centrale del nostro paese. Quella che vorrebbero cancellare è una delle zone ambientali e naturalistiche più belle e preservate del nostro territorio". "Non vorrei – ha aggiunto – che una volta distrutta la brughiera non ci siano più ostacoli anche alla realizzazione della terza pista".

I commissari hanno criticato i dati del Masterplan in merito ai livelli di rumore – "sono sempre oltre i limiti di legge, giorno e notte" – e il numero dei cittadini coinvolti (600 dice Sea, ma "i rioni interessati sono l’Arbusta, il Rugalet e Belvedere, dove abitano più delle 600 persone indicate", hanno sostenuto i commissari). Criticato l’accordo che nel giugno scorso Sea ha firmato con 7 Comuni a nord dello scalo. "Loro firmano e noi subiamo i danni visto che l’espansione dell’area cargo, che si può realizzare all’interno dell’attuale sedime aeroportuale, è previsto verso sud, nella brughiera. Sea promette la realizzazione di nuove strade, che sono esclusivamente al servizio dello scalo, senza che l’accordo sia sottoscritto da Anas che in pratica le dovrà realizzare" ha ricordato il presidente della commissione Francesco Cattani. "E poi ci sono i voli notturni. Vietati i decolli a nord da mezzanotte alle 6, che sono invece permessi sulle nostre teste". Nei prossimi giorni i sindaci si ritroveranno per concordare nuove azioni legali contro l’adozione del Masterplan. Giovanni Chiodini

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