"Aiutatemi a ritrovare il Suv pirata che ha investito e ucciso la mia cagnolina"

Incidente in via Sambuco, la proprietaria Eva Vallania teneva al guinzaglio il meticcio Nala "Eravamo sul marciapiedi, la macchina ci è arrivata alle spalle". Indagine della polizia locale

Eva Vallania con la cagnolina Nala

Eva Vallania con la cagnolina Nala

Una cagnolina al guinzaglio è a pochi metri dalla clinica veterinaria. Sta per raggiungere il portone insieme alla padrona quando un’auto di passaggio la travolge: è questione di un attimo, l’animale resta a terra. "È morta", urla Eva Vallania, la proprietaria di Nala, meticcio simil volpino di 10 anni, appena la prende in braccio e capisce che non c’è più nulla da fare.

La macchina, intanto, è schizzata via. Senza un minimo accenno di decelerazione. L’investimento mortale è andato in scena alle 10 di mercoledì in via Sambuco, in zona Ticinese: i ghisa del Comando decentrato 1 hanno già richiesto le immagini delle telecamere installate nella zona per rintracciare il conducente in fuga, che, come previsto dal comma 9-bis dell’articolo 189 del Codice della strada, rischia una sanzione amministrativa da un minimo di 421 a un massimo di 1.691 euro per omissione di soccorso. "Purtroppo la mia Nala è stata presa in pieno alla testa", spiega al Giorno Eva, 25 anni, ancora sotto choc per l’accaduto.

Quella mattina , aveva deciso di portare la sua cagnolina dal veterinario per farla visitare ("aveva una piccola escrescenza sulla pancia"); e così da casa, in zona Ripamonti, ha camminato fino a via Sambuco con la sua Nala al guinzaglio, diretta alla clinica di fiducia. La strada è di piccole dimensioni, una vietta a senso unico che da via Calatafimi sbuca in piazza XXIV Maggio. Il marciapiedi, striminzito, è da una parte sola: quella dei civici dispari, dove si trova la clinica e pure l’ufficio postale, su cui Eva stava passeggiando. Il tratto pedonale è protetto anche da archetti anti-sosta, oltre i quali è disegnata una linea bianca continua che delimita ulteriormente lo spazio tra mezzi motorizzati e pedoni. "Io e Nala eravamo sul marciapiedi. Sono sicura che la cagnolina non sia mai andata oltre la striscia bianca, la tenevo al guinzaglio e lei trotterellava davanti a me, leggermente più a destra, finché quella macchina non l’ha colpita all’improvviso. L’auto è arrivata alle nostre spalle. Dopo l’incidente ho pensato solo a Nala, ricordo solo che era un suv di colore nero. Al momento dell’impatto c’è stato un botto e io ho urlato con tutta la voce che avevo: l’automobilista non può non essersi accorto di nulla, ma ha tirato dritto comunque".

Ora la polizia locale , a cui la donna si è rivolta subito dopo i fatti, è sulle tracce dell’automobilista: "Sono inconsolabile. Cerco di pensare al fatto che in 10 anni ho dato a Nala tutto l’amore possibile. Mi auguro che il responsabile venga individuato e punito: avrebbe dovuto fermarsi". Al momento dell’incidente, Carolina Sala, presidente dell’associazione Task force animalista, era proprio alla clinica di via Sambuco e si è fiondata in strada per soccorrere l’animale e supportare la proprietaria: "Un fatto del genere non deve mai più succedere. È un dolore enorme. Non dimenticherò mai le urla strazianti di Eva, che porterà per sempre queste ferite. Ogni vita è preziosa, Nala merita giustizia".

 

 

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