
L'operazione Monster Truck di Procura e polizia locale di Milano
Milano, 3 novembre 2021 - Super fuoristrada ma anche super taroccati e assolutamento non corrispondenti ai requisiti per essere omologati. Eppure giravano liberamente per strada con i documenti apparentemente in regola. Sono 61 i veicoli che la Polizia locale di Milano ha ritirato dalla circolazione e 38 le persone indagate a vario titolo, al termine di un'indagine che ha permesso di scoprire un'articolata truffa messa in atto dal titolare di un'agenzia di pratiche automobilistiche nel Milanese, con l'aiuto di una rete di procacciatori e clienti conniventi.
Monster Truck e' il nome dell'operazione che, dopo intercettazioni telefoniche e ambientali, tracciamento di profili su siti e social network e oltre 100 interrogatori e testimonianze, ha portato a scoprire un giro di documenti appositamente falsificati affinchesuv e fuoristrada, modificati con parti non omologate, potessero circolare liberamente e superare i controlli stradali.
I Suv venivano modificati da officine compiacenti. In questo modo i mezzi, nonostante l'installazione di pezzi non omologati come pneumatici fuori misura, ganci pericolosi o paraurti sovradimensionati, risultavano ammessi alla circolazione. Il trucco prevedeva la richiesta di un duplicato per deterioramento e la stampa di un nuovo certificato, con falsa annotazione delle modifiche, utilizzando una mascherine che riproduceva i caratteri e il posizionamento delle informazioni originali.
L'inchiesta "Monster Truck", partita da una segnalazione della Motorizzazione che ogni settimana scambia i dati a propria disposizione con la Polizia locale, è arrivata all'avviso di conclusione indagini e si riferisce a fatti del 2018 e 2019. Gli indagati sono 38, compreso il titolare dell'agenzia e alcuni clienti che, secondo la Procura di Milano, "non potevano non sapere". Alcuni venivano anche dal Centro-Sud ed erano tutti contattati attraverso forum e gruppi online di appassionati di fuoristrada. Arrivavano a pagare, rispetto a pratica ordinaria, da cinque a dieci volte in più, con un ricavo di matrice criminale nell`ordine di migliaia di euro.
Il dato di maggiore rilevanza, ha osservato il coordinatore del Dipartimento della Procura di Milano contro le frodi e per la tutela dei consumatori, Eugenio Fusco, è quello di "avere riportato queste auto alla regolarità. Spero che questo possa anche scoraggiare chi fosse interessato a fare modiche analoghe alla propria auto. Non è un fenomeno banale, ma tocca da vicino il tema della sicurezza". Un concetto ribadito anche dall`assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli, secondo il quale si tratta di "mezzi pericolosi che in città provocano danni seri sia alle persone sia alle cose". "Speriamo - ha concluso il comandante della Polizia locale di Milano, Marco Ciacci -, passi il messaggio, soprattutto ai giovani, che il rispetto delle norme viene prima di tutto, a tutela della sicurezza di chi guida e di tutti gli utenti della strada".