
Susanna Avesani in una foto postata a inizio agosto sul suo profilo Instagram
Milano, 3 settembre 2020 - Ha lottato per quattro giorni nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Parma. Martedì mattina, però, si è dovuta arrendere alle conseguenze dello choc anafilattico generato dalla puntura di una vespa, nella sua dimora di Castell’Arquato, in provincia di Piacenza.
Se n’è andata così a 66 anni Susanna Avesani, imprenditrice milanese che ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione del Made in Italy all’estero, in particolare sul fronte della moda. Lascia il marito Silvio Pinto, figlio di Aldo, marito di Mariuccia Mandelli in arte Krizia, che era con lei nella villa quando ha perso i sensi e che l’ha ricordata così al portale di settore MFFashion: «Era amica personale di Gianni Versace, Giorgio Armani e della famiglia Missoni, ha vissuto la nascita del successo della moda italiana nel mondo. Una donna speciale dalla grande carica umana». La fashion consultant aveva debuttato giovanissima, fondando nel 1979 l’azienda Avesani srl, che ha tuttora sede in corso Plebisciti, ed era diventata pian piano punto di riferimento per molte delle più affermate realtà del fashion business. In particolare, il suo lavoro si era concentrato sin da subito sulla scoperta di nuovi brand, sulla gestione degli acquisti e sulla ricerca nel settore moda. Con uno sguardo costantemente rivolto all’estero.
La Avesani srl ha lavorato per molti anni con Christina Ong – manager di Singapore nota nell’ambiente come la «Regina di Bond Street» – nella negoziazione di accordi di franchising in Asia per il gruppo Club21. Senza dimenticare le collaborazioni con brand del calibro di Giorgio Armani, Emporio Armani, Bulgari e Marni nel Regno Unito e nel Sud-est asiatico. E poi l’avventura con Harrods di Mohamed Al Fayed e le consulenze per Taubman Company, fondo americano specializzato negli investimenti sui centri commerciali. Poco meno di un anno fa, Susanna Avesani si era raccontata a Claudia Dobkin, sia dal punto di vista lavorativo che da quello privato: ne era venuto fuori il libro «Being with Susanna», frutto di otto conversazioni tra intervistatrice e intervistata. In quelle pagine, la donna si era aperta, raccontando tanti aneddoti della sua carriera e soffermandosi anche sulle sofferenze provocate dalla perdita prematura della figlia Guya, morta a 5 anni per un tumore al cervello. I funerali si svolgeranno sabato mattina nella chiesa di Santa Croce di via Goldoni.