Superstrada Milano-Meda, la copertura non è più un sogno

Il consiglio regionale approva una delibera. De Rosa: ora la palla passa in Giunta

Massimo De Rosa, M5S

Massimo De Rosa, M5S

A volte i sogni si realizzano, soprattutto se in qualche modo riescono a rientrare nell’alveo del tanto sospirato Pnrr, ossia il piano di ripresa nazionale che promette finanziamenti per le opere pubbliche. Il sogno questa volta si chiama "copertura della superstrada Milano-Meda" e, almeno per Cormano, pare avere più di una premessa per diventare realtà. Dopo che il Comune di Cormano la scorsa primavera aveva approvato una delibera che di fatto dava il via libera alle interlocuzioni per poter procedere in tempi brevi alla predisposizione di un progetto di fattibilità, nelle scorse settimane si è mossa anche la Regione Lombardia.

Per mano del consigliere regionale cormanese del movimento 5 Stelle, Massimo De Rosa, il consiglio regionale ha approvato una delibera che impegna la giunta regionale, e in particolare l’assessore al Bilancio, a reperire i fondi per finanziare un’opera che avrebbe un enorme impatto positivo sul territorio di Cormano. L’idea è quella di realizzare una copertura portante su tutto il tratto cormanese per consentire alla città di recuperare una fetta importante del territorio, ma soprattutto per consentire una ricucitura tra quartieri che oggi sono uniti solamente attraverso dei ponti. "A rendere concretamente realizzabile questa idea è il fatto che la Milano-Meda già corre in trincea - spiega il consigliere De Rosa -. Dunque non si dovranno fare scavi né sottoservizi. Soprattutto non ci sarà bisogno di interrompere la viabilità su una arteria così importante. Ne guadagnerebbe la città, ma anche l’ambiente. Il consiglio regionale ha approvato con forza questo provvedimento, ora la palla è passata alla giunta regionale". De Rosa punta il dito su un’altra criticità che riguarda sia la Milano-Meda che la superstrada Rho-Monza chiede a Regione Lombardia di adoperasi per capire quali siano gli ostacoli che stanno provocando nuovi ritardi alle opere di connessione delle due arterie. "Il nuovo innesto della Rho-Monza doveva essere realizzato per l’Expo, dunque avrebbe dovuto essere pronto già nel 2015, invece a gennaio di quest’anno abbiamo scoperto che i lavori per il nuovo cavalcavia sono fermi perché non ha passato il collaudo.

Pretendiamo di sapere quali sono i problemi, ma soprattutto che si faccia di tuto per terminare i lavori il prima possibile, perché i pendolari sono costretti da anni a subire disagi e lunghe code ogni giorno".

 

 

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