"Superbonus da prorogare: in ballo mille palazzi Via Bolla libera a ottobre. Non avvierò le caldaie"

Ippolito, direttore di Aler: in agenda lavori per 800 milioni, il Governo non vanifichi tutto. E sugli sgomberi al Gallaratese: 15 ottobre data-limite

Migration

Giambattista

Anastasio

I prossimi mesi potrebbero rivelarsi decisivi per avviare quell’opera di rilancio dei caseggiati popolari di Milano e hinterland che ci si attende da tempo. Il riferimento è agli interventi realizzabili attraverso il superbonus 110% che, solo per quanto riguarda Aler, coinvolgerebbero oltre mille edifici nonché agli interventi per il risanamento dei palazzi di via Bolla. Due progetti che possono entrambi definirsi "macro", per motivi diversi: nel primo caso conta la numerosità degli stabili coinvolti, nel secondo rileva l’urgenza di risolvere problemi che negli ultimi due decenni si sono pericolosamente incancreniti. L’uso del condizionale, ad oggi, resta d’obbligo su ambo i fronti. E per un fatto di tempistiche: in un caso servono tempi più ampi, nell’altro tempi celeri. Questa è la convinzione di Domenico Ippolito, direttore generale di Aler Milano.

Ippolito, perché la preoccupa lo stato del dibattito sul superbonus 110%?

"Perché Aler Milano è, a livello nazionale, l’azienda di edilizia pubblica che ha messo in preventivo il maggior numero di interventi da realizzare attraverso il partenariato pubblico-privato. Parliamo di lavori che valgono 800 milioni di euro e coinvolgono oltre mille edifici tra Milano e hinterland. Aler cede il credito, il privato fa i lavori. Ma perché tutto possa andare a dama, occorre che il Governo proroghi il superbonus fino al 2026, armonizzandone la scadenza con quella del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). È questo il punto. La proroga è stata chiesta ma ancora non sappiamo se ci sarà. Il rischio è che questo nostro impegno, titanico, sia vanificato da una tempistica stringente".

Qualora non ci fosse alcuna proroga, a quanta parte di quegli 800 milioni di euro di interventi bisognerà rinunciare?

"Dovremmo rinunciare, indicativamente, ad almeno il 70% dei progetti. Quelli partiti o in partenza entro il 31 dicembre 2022 non rischiano, tutti gli altri sì".

Il superbonus è stato varato dal Governo nel 2020, perché Aler ha impiegato 2 anni per definire i progetti da finanziare attraverso questa misura?

"Noi ci siamo mossi immediatamente già nel 2020 ma per un ente pubblico non è così semplice come si potrebbe pensare. Noi abbiamo una serie di procedure da istruire, di obblighi da rispettare, di vincoli ai quali sottostare, che richiedono tempo e che il privato invece non ha. In più, in questo caso, abbiamo dovuto rincorrere anche i diversi pareri dell’Agenzia delle Entrate su ciò che poteva o non poteva essere incluso nei progetti finanziabili con il superbonus. Nonostante questo, abbiamo lanciato tre gare in due anni. Ma ora sarebbe il caso che la proroga ci fosse e riguardasse solo l’edilizia pubblica, non più i privati".

Per evitarne la concorrenza?

"Non è una concorrenza ad armi pari. Le imprese preferiscono accordarsi e lavorare con un condominio privato perché le pratiche sono più snelle e i tempi più veloci. Questo non ci ha aiutato prima e, soprattutto, non ci aiuta ora che siamo una fase decisamente critica: alla luce delle truffe avvenute intorno al superbonus e delle incertezze del Governo su una sua eventuale proroga, le banche stanno già tirandosi indietro e questo si ripercuote anche sulle imprese alle quali dobbiamo appaltare i lavori, a loro volta meno convinte di partecipare al partnerariato. Senza contare il resto del contesto: tra le stesse imprese c’è chi ha preso più commissioni di quelle che poteva evadere e ora è in difficoltà, per questo i ponteggi ormai sono più cari di un quadro di Goya, la manodopera è difficile da reperire e la crisi energetica sta rendendo tutto molto più costoso rispetto a quelli che erano stati i preventivi. Per tutte queste ragioni occorre una proroga al 2026 e possibilmente limitata al settore pubblico. Le case popolari ora devono rappresentare una priorità, si tratta di andare a risanare un patrimonio dall’alto valore sociale che è rimasto fermo agli anni ’70-’80, gli anni della prefabbricazione pesante. Con laproroga del superbonus lo Stato guadagnerebbe due volte: ridurrebbe i consumi energetici e alla fine spenderebbe meno di quanto spende solitamente con i fondi messi a disposizione per le manutenzioni straordinarie. Ne parlerò con Assimpredil Ance, per un appello congiunto".

Pure in via Bolla intendete ricorrere al superbonus per il caseggiato tra i civici 26 e 36.

"In questo caso non ci sono problemi, stiamo definendo gli accordi con un’azienda".

Per quanto riguarda il caseggiato più grande, quello che unisce i civici dal 38 al 42, invece, sembra tutto fermo.

"Noi abbiamo inviato al Comune di Milano l’anagrafica delle famiglie da sgomberare ed ora il Comune la sta analizzando per capire come intervenire con i Servizi Sociali. Settimana prossima abbiamo una riunione in Prefettura e mi aspetto che il Comune ci informi su quante persone debbano essere prese in carico dai Servizi Sociale e secondo quali soluzioni. A quel punto potranno partire gli sgomberi delle 85 famiglie irregolari che ancora risiedono nel palazzo e, quindi, i lavori. Per noi c’è una scadenza limite: quella del 15 ottobre".

Cioè?

"Il 15 ottobre è il giorno in cui inizia la stagione termica. Noi auspichiamo che entro quella data lo stabile sia vuoto in modo da poter iniziare i lavori di demolizione. Non intendiamo accendere i riscaldamenti in uno stabile che deve essere rifatto. E non li accenderemo".

Ma Aler sarà in condizione di iniziare i lavori già il 15 ottobre? Al momento l’appalto non è stato lanciato.

"Stiamo provvedendo. Lo lanciamo e lo chiudiamo in 2 mesi. Per fine settembre saremo pronti. Si tratta semplicemente di un appalto per la demolizione".

A settembre dovranno entrare in servizio le guardie giurate in un altro quartiere caldo, quello di San Siro. Conferma?

"Confermo. Siamo al lavoro".

Seguici su www.ilgiorno.it

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro