Vento in poppa per Avis Cernusco che archivia un 2022 da record: donazioni ai livelli di sei anni fa, oltre 2mila sacche raccolte in 365 giorni, e volontari sempre più giovani, il 29% ha meno di 35 anni, nel 2017 erano il 21%. Un’oasi felice sul Naviglio in controtendenza con l’andamento in Regione, dove da tempo l’associazione ha lanciato l’allarme per l’invecchiamento degli iscritti. Nulla di tutto ciò in città, dove una campagna social consolidata ha permesso di arruolare nuove leve, "più della metà degli oltre 1.500 in campo ha meno di 45 anni", ha ribadito ai soci durante l’assemblea annuale Alessandro De Berti, il nuovo presidente che ha raccolto il testimone da Carlo Assi. Immagini accattivanti e partnership strategiche hanno permesso di ampliare la categoria, in cima alla lista, l’accordo con il Centro sportivo Enjoy, che ha sposato la causa e sponsorizza il gruppo. Stampate sul retro di 2.500 tessere di iscrizione c’è la goccia di sangue, "ma anche in piscina svetta la nostra vetrofania, un invito esplicito ad arruolarsi", spiega Assi. Che il gruppo cernuschese andasse a gonfie vele si era capito già durante il periodo buio della pandemia: mentre altri perdevano volontari, loro li imbarcavano, "560 durante il lockdown dopo appelli mirati". La storia dell’associazione ha radici lontane, è cominciato tutto nel 1955, "nei decenni ci siamo adeguati a nuovi linguaggi e non abbiamo mai smesso di farlo - racconta il presidente - e i risultati si vedono". Come quella volta che l’invito a donare è stato stampato su 30mila sacchetti del pane regalati alle rivendite cittadine: "Un modo per entrare in tutte le case e aiutare la gente a riflettere sul grande passo". Oggi si raccolgono i frutti della semina: "Siamo tornati agli anni d’oro prima che il virus cambiasse tutto". I volti degli avisini erano diventati familiari a tutti grazie all’impegno al Centro vaccinale all’ex Filanda: 344 giorni al lavoro senza interruzione.
Barbara Calderola