Disposto il giudizio immediato per il 27enne marocchino accusato di aver violentato la runner locatese di 40 anni, lo scorso 23 dicembre, lungo la pista ciclabile tra San Giuliano Milanese e Locate Triulzi all’altezza di cascina Nesporedo. Lo ha stabilito la Procura di Lodi. Le indagini in una fase iniziale si erano scontrate con il fatto che il sospettato, conosciuto come spacciatore, era riuscito a farsi fotosegnalare con un’identità falsa. Il procuratore di Lodi Maurizio Romanelli aveva quindi ampliato il raggio delle indagini con verifiche su intestatari e utilizzatori di un migliaio di utenze cellulari che potevano trovarsi nella zona di cascina Nesporedo in orari compatibili con la violenza. L’uomo era stato arrestato alla fine di luglio dopo che i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese erano riusciti a recuperare il suo Dna e a confrontarlo con tracce rilevate sulla tuta della vittima, e si trova tuttora in carcere. La vittima era stata presa alla spalle e trascinata in un boschetti a lato della ciclopedonale.
CronacaStuprò runner. Giudizio immediato per un 27enne