BARBARA CALDEROLA
Cronaca

"Studenti entusiasti e motivati". Il progetto Dada festeggia 10 anni

Qui gli allievi diventano mentor e gli insegnanti facilitatori di lezioni condotte direttamente dai ragazzi. Piante e biblioteche in aula, tante ore di laboratorio, musica classica durante i compiti in classe.

"Studenti entusiasti e motivati". Il progetto Dada festeggia 10 anni

"Studenti entusiasti e motivati". Il progetto Dada festeggia 10 anni

Piante e biblioteche in aula, Divina Commedia sugli scaffali, incensi e musica durante i compiti in classe come anti-stress: il progetto Dada al Nizzola di Trezzo compie 10 anni, e l’istituto chiama a raccolta studiosi ed esperti per fare il punto sulla didattica innovativa, lunedì porte aperte alla scuola, dove gli studenti diventano mentor, mentori, e gli insegnanti facilitatori di lezioni condotte direttamente dai ragazzi.

"Così abbiamo riacceso l’entusiasmo per gli studi anche dopo il Covid – racconta il preside Francesco Perrini – un anno di lezioni ‘tradizionali’ aveva aumentato le difficoltà dopo la Dad". "Ma l’arredamento non servirebbe se non fosse accompagnato a un metodo in cui gli studenti stessi diventano motore di tutto - aggiunge il dirigente –: è questo il segreto della formula nata per iniziativa della collega Lidia Cangemi a Roma e subito fatta propria dal tecnico sull’Adda".

Riassumendo: spazi per insegnare personalizzati. E non c’è termometro migliore del numero di iscritti per per misurare il gradimento, "è un boom, nel 2024-2025 saranno 1.280 (ora sono 1.160), quest’anno abbiamo dovuto, purtroppo, rinviare ad altre scuole 311 aspiranti: non avevamo posto per tutti". Fra gli indirizzi più gettonati, il turistico, "sempre un’eccellenza", le lingue "grazie al metodo Callan, una full-immersion dove l’italiano è bandito, ma vanno forte anche i corsi che parlano di digitalizzazione, le professioni del futuro, e che qui significano robotica e potenziamento di informatica".

Un progetto formativo al passo con i tempi, flessibile, tagliato su misura in un Paese dove la distanza fra mondo della scuola e mondo del lavoro è uno dei problemi da risolvere, ma non qui, dove anche i tradizionali ragioneria e geometri fanno grandi numeri. Dovunque vale lo stesso principio "i ragazzi non si sentono proprietari del proprio banco e della sedia, ma sono responsabili e hanno cura di tutti gli ambienti nei quali si muovono". "Una prospettiva rovesciata – sottolinea il dirigente – con due sogni, presto realtà. Scuola aperta tutti i giorni fino alle 16.30 e via libera anche alle proprie passioni a cominciare dal teatro". Domani, al convegno (dalle 9.45 alle 16.30), gli adolescenti terranno workshop per tutti, una dimostrazione di quel che fanno ogni giorno in aula.