“Studentessa aggredita da neofascisti la notte del 29 aprile”: la denuncia dei Collettivi. Presidio di solidarietà

L’aggressione sarebbe avvenuta nel giorno della commemorazione della morte di Sergio Ramelli

Una ragazza aggredita (Foto archivio)

Una ragazza aggredita (Foto archivio)

Milano, 10 maggio 2023 – Un presidio di solidarietà aperto a tutte le realtà antifasciste milanesi. L'appuntamento è per sabato 13 maggio alle 17 in via Beroldo, davanti al Carducci, nelle vicinanze di piazzale Loreto, a Milano.

L’iniziativa nasce dopo la denuncia di una presunta aggressione a una studentessa del liceo Carducci, comparsa, nelle ultime ore, sui profili social della Rete degli Studenti Milano e di alcuni collettivi delle scuole milanesi.

Chiamata antifascista cittadina (Foto facebook Rete studenti Milano)
Chiamata antifascista cittadina (Foto facebook Rete studenti Milano)

"Nella notte del 29 aprile, data nazionale di ritrovo delle realtà neofasciste in occasione della commemorazione della morte di Sergio Ramelli, una ragazza, che chiameremo Z per questioni di tutela , è stata aggredita sotto casa da tre militanti neofascisti”, si legge sul profilo Facebook Rete degli Studenti Milano.

E il post prosegue: “Dopo essere stata chiamata per cognome, Z è stata immobilizzata e colpita con forti ginocchiate sulla schiena e schiaffi al volto, mentre le venivano urlati insulti di sfondo politico”. Dopo la violenza, si legge ancora, la studentessa del liceo classico Carducci “è riuscita a scappare ed in pronto soccorso le è stato chiesto di sporgere denuncia”.

I Collettivi hanno voluto dunque denunciare “pubblicamente questo fatto poiché riteniamo necessario mettere a conoscenza tutti di questa violenza”. Secondo loro “ quello che Z ha subito il 29 è un attacco squadrista organizzato e premeditato, volto a colpire una studentessa minorenne perché antifascista”.

E ancora: “Non è concepibile che una ragazza delle superiori debba aver paura di tornare a casa, di essere seguita e picchiata da uomini adulti. La paura e l'indifferenza alimentano il fascismo e non siamo disposti a temere di camminare per le nostre strade a causa delle loro azioni violente”. 

Il post chiude sottolineando che “il fascismo è un crimine e chi ne mette in atto i metodi è un verme, un codardo, e la nostra risposta deve essere collettiva e determinata”.

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