
Severino Bellaviti
Addio a Severino Bellaviti. La notizia della sua scomparsa ha lasciato molte persone senza parole. Per tutti la latteria – in cui lavorava insieme alla moglie Mina e da qualche anno anche con il genero – è un’istituzione; aperitivi ricchi di focacce, pane e prosciutto, formaggi e soprattutto un ambiente tranquillo e con persone molto gentili. E così era Severino, che avrebbe compiuto i 74 anni tra pochi giorni, il 19 agosto. Una persona gentile, cortese, silenziosa e sempre presente. Lavorava dietro la quinte della latteria, che ha mantenuto negli anni un aspetto e un arredamento in stile anni ottanta, e che piace a tanti. Per poter gustare il noto aperitivo servito nella latteria bisogna prenotare, diversamente è difficile riuscire a sedersi, tra tavolate di ragazzi, di associazioni, di colleghi, di anziani, di negozianti, di persone che vogliono ritrovarsi in uno spazio dove ancora si riesce a parlare. Perché da loro, in via Repubblica ci vanno tutti.
La latteria è stata aperta nel 1954, proprio dai genitori di Severino e lui giovanissimo, a 19 anni, ha preso in gestione il locale, lavorandoci fino a pochi giorni fa, prima della chiusura per ferie. Ferie che hanno avuto un epilogo amaro e imprevedibile. Domenica pomeriggio Severino era a messa con la moglie Mina, nella chiesa di Val Taleggio (in provincia di Bergamo) e prima dell’inizio della funzione ha avuto un malore rivelatosi fatale.
"Ha vissuto per il negozio e la famiglia. È morto come ha vissuto, in silenzio", commenta addolorata la moglie Mina. Infatti Severino ha sempre vissuto con altruismo, nel suo timido silenzio ed è sempre stato un gran lavoratore. Molti novatesi lo ricordano ragazzino, quando, prima di andare a scuola, portava il latte nelle case.
E sono davvero tanti i messaggi inviati sui social da persone di diversa età, pensieri di dimostrazione di grande affetto per una persona che ha saputo conquistare la simpatia e il rispetto dei cittadini di Novate e delle zone limitrofe che puntualmente si recano da “Mina e Severino“. Lui era solito stare dietro le quinte del bar-latteria, intento a preparare i vari stuzzichini da servire poi ai clienti, con la sua esperienza, con la sua professionalità, nel suo silenzioso modo di esserci.
L’ultimo saluto gli verrà tributato domani mattina alle 10.30 nella chiesa dei santi Gervaso e Protaso, in piazza della Chiesa a Novate.