Stramilano, lo storico patron: "Partimmo in 3.500, abbiamo battuto il record del mondo"

Michele Mesto racconta la “sua“ manifestazione popolare: "Frenati solo dalla pandemia, domenica commemorazioni e spettacoli"

Partecipanti alla Stramilano nel 1977

Partecipanti alla Stramilano nel 1977

Dall’alto delle sue 86 primavere lo storico presidente di Stramilano Michele Mesto ha potuto toccare con mano la trasformazione di una semplice gara popolare in un vero e proprio patrimonio della città di Milano. "Pensi che io ogni anno ne corro tre alla volta" scherza il patron della manifestazione, facendo riferimento ai tre tradizionali percorsi in cui è suddivisa, lui che nel 1972 partecipò alla prima Stramilano e fu tra i 3.500 intrepidi pionieri, ai quali se ne aggiunsero comunque altri 3.000 fuori quota. "Dopo sono entrato nel comitato organizzatore e per questo motivo non ho più partecipato ma ho corso 15 volte la Maratona di New York e tre volte la corrida di Don Silvestro in Brasile".

In onore dei 50 anni, quali sono le novità?

"Innanzitutto ci ritroveremo domenica alle 8 in piazza Diaz per ricordare i due piloti militari che hanno perso la vita circa dieci giorni fa nell’incidente aereo di Guidonia: ci sarà l’accompagnamento musicale dei bersaglieri, poi quello dell’arma dei carabinieri e appena dopo l’inno nazionale due caccia tornado dell’Esercito sorvoleranno piazza Duomo; in concomitanza il rombo del cannone del Reggimento Artiglieria darà il via alla gara. Ma non è finita. Durante alcune tappe del percorso e all’Arena Civica Gianni Brera si esibiranno i ragazzi del liceo musicale Carlo Tenca mentre lungo il tragitto e all’arrivo la compagnia di spettacolo Liberidi intratterrà il pubblico. Senza dimenticare gli angoli dei percorsi allestiti per scattare selfie da condividere sui social. Alla fine ci sarà il lancio dei paracadutisti con la bandiera della Stramilano, una novità, che sventolerà con i suoi 8 metri di lunghezza".

Come è cambiata la corsa negli anni?

"Sono cambiate parecchie cose. Abbiamo iniziato con 3500 partecipanti e, circa 25 anni fa, ne abbiamo avuti 70mila: la gente era così desiderosa di partecipare che alcuni presero il numero sul pettorale di amici e parenti iscritti, lasciando loro solo quello impresso sulla schiena e correndo con lo stesso numero. Le lascio immaginare il caos al traguardo: c’erano bambini che piangevano perché volevano le medaglie ma erano finite perché noi ne avevamo richieste per 50mila iscritti. Questo per dire che la corsa da semplice ritrovo di amatori era diventata molto di più. I numeri poi sono un po’ calati e nel 2020 è arrivato il Covid. Eravamo pronti ma tutto è stato sospeso".

Quali sono i momenti più belli che si porta nel cuore?

"Nel 2019 mi sono emozionato a vedere anziani della mia età, ma anche più grandi, che partecipavano accanto a bambini. Oggi purtroppo molti di questi amici non ci sono più, causa pandemia. Ma se la Stramilano continua a esistere è proprio grazie a tutte quelle persone che continuano a darci fiducia. E poi la nostra mezza maratona è una gara ambita da tutti gli sportivi del mondo, tanto che abbiamo tagliato in due occasioni il record mondiale nella 21 km grazie a due atleti kenioti".

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