di Alessandra Zanardi Non ha un nome, ma gli abitanti del posto la chiamano da sempre "la strada degli orti". Percorribile a piedi o in bicicletta, collega il centro di Colturano alla pista ciclo-pedonale parallela alla Sordio-Bettola: da qui è possibile raggiungere l’abitato di Balbiano. Quel percorso di 150-200 metri è dunque l’unico tracciato protetto che consente di spostarsi, senza l’auto, dal centro del paese alla frazione dislocata. C’è chi lo usa anche per andare al cimitero. O meglio, lo usava. Da qualche giorno infatti la strada è chiusa: blocchi in cemento e recinzioni, posizionate dai privati proprietari dell’area, ne ostruiscono il passaggio. Soltanto l’accesso alla vicina azienda agricola è garantito, per il resto la strada è off limits. La decisione di chiudere è legata alla necessità di scoraggiare fenomeni come la prostituzione e l’abbandono abusivo di rifiuti, fenomeni che si concretano in particolare in quella zona. Ma lo stop al transito non smette di sollevare polemiche, tanto più che ormai da decenni gli abitanti di Colturano e Balbiano erano abituati a passare di lì, ancorché si tratti di una proprietà privata. A farsi interprete dei malumori è Martina Guzzeloni, consigliera comunale di minoranza: "Quella strada era già stata chiusa la scorsa estate, salvo essere riaperta subito dopo - ricorda -. Ora c’è stato questo nuovo blocco. E il Comune? Non prende posizione. Nonostante una mozione in consiglio comunale, la questione non è stata affrontata". "Intanto, i cittadini sono disagiati - prosegue -. In molti usavano quel percorso, specie nella bella stagione, per spostarsi dalla frazione al centro abitato e viceversa. Quella strada è importante per raggiungere in sicurezza servizi come le poste, il Municipio, l’ambulatorio medico. Ora invece bisogna muoversi in auto sulla Sordio-Bettola, o la Cerca". Sulla questione interviene il sindaco Giulio Guala (nella foto), che precisa: "Il Comune ha ...
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