
Carlotta e Giorgia Benusiglio
Milano, 6 febbraio 2018 - Una tac ed esami radiologici per verificare tre ipotesi sul tavolo: strangolamento con successiva impiccagione, impiccagione per mano di terzi o suicidio. Il gip di Milano Alfonsa Ferraro ieri ha conferito l’incarico ai periti per la riesumazione e la nuova autopsia, con la formula dell’incidente probatorio, sul cadavere di Carlotta Benusiglio, la stilista di 37 anni trovata impiccata con una sciarpa a un albero in Piazza Napoli, la mattina del 31 maggio 2016. I periti super partes, nominati dal giudice, sono il professor Giovanni Pierucci, docente emerito di medicina legale-patologia forense dell’Università di Pavia, e la professoressa Rosangela Invernizzi. Li affiancano i consulenti nominati dalle parti: il genetista Marzio Capra (in passato ha lavorato anche sugli omicidi di Yara Gambirasio e di Chiara Poggi) e il professor Vittorio Fineschi (si occupò del caso Cucchi) per i familiari di Carlotta, assistiti dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini; il medico legale Andrea Gentilomo per l’ex fidanzato della donna, Marco Venturi, indagato per omicidio volontario e difeso dall’avvocato Andrea Belotti; gli esperti nominati dal pm Gianfranco Gallo. Un pool incaricato di fare luce sul mistero.
Il 21 febbraio i periti si incontreranno per pianificare il lavoro e dare il via alle operazioni. Nei giorni successivi la salma verrà riesumata, e verrà effettuato il nuovo esame autoptico (il medico legale che esaminò la salma nei giorni successivi alla morte propendeva per il suicidio). I periti avranno novanta giorni di tempo per depositare la relazione. A chiedere che gli esami venissero effettuati con la formula dell’incidente probatorio con periti super partes, per cristallizzare le prove in vista di un eventuale processo, era stata la difesa di Venturi, che si proclama innocente. Richiesta accolta dal giudice. Un’indagine complessa, che è prima passata per una richiesta di archiviazione e poi per una riapertura da parte del pm Gianfranco Gallo, e che da qualche mese vede indagato per omicidio volontario aggravato l’ex fidanzato della stilista, 41 anni.
Lo scorso 20 dicembre era stato il pm a disporre la riesumazione del cadavere e nuovi accertamenti medico legali, specificando che lui stesso avrebbe conferito l’incarico, con tanto di quesito peritale, al professore Antonello Crisci e ai medici legali Pasquale Giugliano e Carmela Buonomo. Il legale di Venturi, l’avvocato Andrea Belotti, però, si era opposto e aveva chiesto l’incidente probatorio. Due consulenze depositate dai medici legali nominati dalla Procura, tra l’altro, hanno dato risultati opposti: per il professor Roberto Testi non è escluso «uno strangolamento immediatamente seguito da sospensione di cadavere», mentre per il professor Antonio Osculati «l’ipotesi maggiormente plausibile è che la Benusiglio sia deceduta in seguito a impiccamento suicidiario». Agli atti delle indagini, condotte dalla Squadra mobile, c’è anche una consulenza sulle immagini di due telecamere di sorveglianza prodotta dai legali della famiglia Benusiglio, che si sono sempre battuti perché il caso non venisse archiviato. Da quei video emergerebbe, secondo i legali dei familiari, la presenza di Venturi sul posto poco prima e poco dopo la morte.