Stereotipi di genere: donne pagate meno e con un carico di cura maggiore in casa. Ma la GenZ potrebbe cambiare le cose

La seconda edizione dell’osservatorio Genere e Stereotipi promosso da Henkel Italia mostra ancora molte “gabbie” nelle scelte di vita di uomini e donne. I giovanissimi: in casa i compiti devono essere divisi in modo uguale

La presidente e As di Henkel Italia Mara Panajia in occasione della presentazione dei risultati dell’osservatorio Henkel 2024

La presidente e As di Henkel Italia Mara Panajia in occasione della presentazione dei risultati dell’osservatorio Henkel 2024

Milano – Sarà la Generazione Z, i ragazzi e le ragazze nati tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni del 2010, a liberarci dagli stereotipi di genere? Forse no, ma darà un forte contributo all’abbattimento degli schemi che orientano scelte e azioni a casa, nello studio, nel lavoro e nel tempo libero, donne e uomini.

La fotografia sullo stato dell’arte sul tema arriva dalla seconda edizione dell'Osservatorio “Genere e Stereotipi” promosso da Henkel Italia in collaborazione con Eumetra. La ricerca, basata su un campione di 2.000 individui tra i 18 e i 55 anni, ha previsto quest'anno anche un approfondimento su 100 casi tra i 15 e 25 anni rappresentativi della GenZ.

I risultati della ricerca

Il 73% delle delle donne, stando all'Osservatorio, ritiene che esistano scuole superiori più indicate per i maschi e altre più adatte alle femmine e l'85% conferma lo stesso pensiero anche per le facoltà universitarie in confronto al 73% degli uomini e al 63% dei giovani.

Nell'ambito del lavoro, il 56% delle donne ritiene di avere una retribuzione bassa rispetto ai colleghi uomini e solo il 38% delle donne pensa di ricevere uno stipendio equo. Il 33% della popolazione femminile dichiara inoltre di aver dovuto dare priorità alla famiglia a discapito della carriera.

Anche la seconda edizione della ricerca poi ha rilevato che le donne continuano a sostenere il peso maggiore dei lavori domestici e della cura della famiglia, mentre nelle questioni finanziarie ed economiche è ancora l'uomo a guidare le scelte. Questo è motivato dal differente contributo al reddito famigliare, con il 18% degli intervistati che ritiene che chi guadagna di più, ovvero l'uomo nel 64% dei casi, influenzi le decisioni economiche.

L’educazione dei figli

Da questa tendenza si dissocia l'80% della GenZ, che crede che ci si debba occupare delle necessità familiari in maniera paritaria. Gli stereotipi di genere influenzano anche l'educazione dei figli, con il 47% dei papà che è condizionato nelle scelte dei giocattoli per i propri bambini. Il 68% degli uomini ritiene però necessario impegnarsi perché tutte le attività di casa siano insegnate ai figli a prescindere dal genere, un dato che sale al 100% considerando i rispondenti della GenZ. 

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