Palazzo di giustizia: stele omaggia Manzoni e Gian Giacomo Mora, innocente condannato

La cerimonia si terrà domani, martedì 31 gennaio, alla presenza dei vertici della magistratura, del presidente dell'Ordine degli avvocati e dei rappresentanti della Casa dello scrittore

Alessandro Manzoni (Archivio)

Alessandro Manzoni (Archivio)

Omaggio ad Alessandro Manzoni nell'anno che segna l'anniversario "tondo" di morte, ma anche spunto per riflettere sulle morti causate da fanatismo e pregiudizi. Don Lisander, infatti, è scomparso nel maggio del 1873, quasi 150 anni fa. Domani, martedì 31 gennaio, verrà scoperta a Palazzo di giustizia una stele dedicata a Gian Giacomo Mora, protagonista del romanzo manzoniano "Storia della colonna infame", in cui un innocente viene processato e condannato perché reputato un untore nella Milano del '600 colpita dalla peste.

L'idea è stata lanciata dalla Casa del Manzoni e in seguito sposata dall’Ordine degli Avvocati di Milano in condivisione con la Corte d’Appello. La cerimonia si terrà alle ore 12 al primo piano del Palazzo di giustizia, nell'atrio dell'Aula Magna. La stele è dedicata a Gian Giacomo Mora e a tutte le vittime innocenti di fanatismi e pregiudizi. Queste le parole iscritte sulla stele: “Milano erigeva nel 1630 e conservava fino al 1778 un monumento di esecrazione e d’infamia verso un umile cittadino di nome Gian Giacomo Mora. A lui e agli innocenti vittime in ogni tempo dei pregiudizi e dei fanatismi restituiscono per sempre dignità e onore i responsabili difensori della giustizia e fedeli a illuminata lezione di Pietro Verri e di Cesare Beccaria eletta a codice di umanità dalla coscienza morale e civile di Alessandro Manzoni”.

Interverranno alla cerimonia della posa della stele il presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano, Vinicio Nardo, il presidente della Corte d’Appello, Giuseppe Ondei, la procuratrice generale, Francesca Nanni, il presidente facente funzione del Tribunale, Fabio Roia, il Presidente della Casa del Manzoni, Angelo Stella. Parteciperà all’evento anche il prefetto di Milano, Renato Saccone e il presidente onorario di Casa del Manzoni, Giovanni Bazoli.

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